Su “Accabadora”, uno dei libri di Michela Murgia più letti in Italia negli ultimi anni (Einaudi 2009; vincitore Premio Campiello 2010), si basa il nuovo spettacolo di Veronica Cruciani dal 9 al 10 novembre al Teatro Biblioteca Quarticciolo .
La scrittrice sarda Michela Murgia narra una storia ambientata in un paesino immaginario della Sardegna, dove Maria, all’età di sei anni, viene data “a fill’e anima” a Bonaria Urrai, una sarta che vive sola e che all’occasione fa l’accabadora. La parola in lingua sarda deriva dallo spagnolo acabar che significa finire, uccidere. Bonaria Urrai aiuta le persone in fin di vita a morire. Maria cresce nell’ammirazione di questa nuova madre, più colta e più attenta della precedente, fino al giorno in cui scopre ciò che nella comunità è destinata a fare “per tradizione”. È allora che fugge nel continente per dimenticare il passato, ma pochi anni dopo torna sul letto di morte della Tzia. Il testo teatrale comincia a questo punto. Maria è ormai una donna, o vorrebbe esserlo. Ma la permanenza sul letto di morte della Tzia mette in dubbio tutte le sue certezze.
Carlo Marino
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