Reggio Di Calabria (Calabria) 28 settembre 2017

Alcune riflessioni sul voto tedesco

E’ di gran moda ormai “cantar vittoria”, nel nostro ambiente, sugli esiti delle elezioni negli altri paesi che, dalla Francia all’Inghilterra, passando per Ungheria, Polonia, Slovenia, Austria, Finlandia, Danimarca e dove altro, fino in Germania l’altro giorno, per la evidente ed innegabile avanzata dell’estrema destra in questi Paesi. Un vento di Alternativa che pervade ormai tanta parte dell’Europa, ed anche del mondo occidentale, dovuto al fallimento delle politiche finanziarie che affossano le economie ed affamano i popoli. Ma certo nessuno può affermare, se dotato di un minimo di discernimento, che il voto ad Alternativa per la Germania (AfD) così come quello al Front National o a Jobbik possa essere prodromo o assimilabile a quello che potrebbe essere dato a formazioni italiane come Fiamma Tricolore.
Proprio in questa ottica tocca anche a noi analizzare quanto accaduto, scevri da pregiudizi ma anche da assurde “adesioni” post-voto.
Precisiamo subito, liberando il campo da ogni confusione, che il Movimento Sociale Fiamma Tricolore NON potrà mai omologarsi con una formazione politica che ha ai suoi vertici una “omosessuale dichiarata” (anche se preferiamo definirla “praticante”), e non certo per pruderie omofobe ma per il fatto che la signora ha una “famiglia”, in cui ha “inserito” anche alcuni bambini, il che non corrisponde esattamente alla nostra visione di “Famiglia” e, soprattutto, proviene dalla Goldman Sachs, nota consorteria della finanza globalista, mentre l’altro leader esprime “velate” simpatie naziste che, altrettanto certamente, non ci appartengono né potrebbero esserlo in futuro.
Di contro è pur vero che il risultato di AfD ha scatenato le ire dei “democratici a fasi alterne”, ricordate? Sono i “fratellini” di quelli scesi in piazza per protestare contro il voto a Trumph negli USA e poi contro Marine Le Pen in Francia che, democratici a tutto tondo, scendono in piazza solo quando il voto espresso dai loro concittadini non risulta loro gradito e quindi diventa, di fatto, “antidemocratico”, “omofobo”, “xenofobo”, “populista”, “razzista”, “fascista” e chi più ne ha più ne metta. E, per ciò stesso, il voto stesso diventa a noi simpatico! E comunque ci compiaciamo di questo ennesimo scappellotto che i Cittadini Europei hanno dato ai potenti del mondo minandone le loro eterne sicurezze e la loro infinita sicumera.
Né, poi, ce la sentiamo di unirci ai proclami di vittoria dei tanti leader e gruppi che gravitano nella cd. “Area”, e che restano i principali “colpevoli” della mancata ascesa di una formazione politica che porti avanti, anche in Italia come in tanta parte d’Europa, i veri e sinceri principi ed Idee che uniscono l’Area e gli innumerevoli rivoli di una diaspora che sembra, sempre più, infinita ed inarrestabile, da Fiuggi in poi.
Dal canto nostro però ricordiamo a tutti che noi Missini calabresi abbiamo presentato a Lamezia Terme ad Aprile, quindi sono passati meno di sei mesi, un articolato documento predisposto da una dirigenza regionale, in particolare Carlo Turino e Umberto Maggi, sempre feconda di Idee come quelle lanciate nel 2015 con “Progetto Sud” e, ancora prima, con l’Ostro Tour delle passate politiche dal significativo titolo “Alternativa per l’Italia”, che conteneva punti programmatici ed organizzativi capaci di tracciare la via per il riscatto Sociale ed Economico della nostra Nazione e che non ha però ricevuto alcun riscontro concreto prima dai vertici del partito e ricordiamo, che “Alternativa per l’Italia”, nome che si era dato al progetto così come ampiamente illustrato ai vertici del partito confluiti a Lamezia, era una “furbata” per sfruttare, poi, la più che prevista affermazione di AfD come “effetto traino” e dare visibilità, di quanta se ne sente il bisogno, al nostro Movimento ed ai suoi programmi così come, in seguito, da altre formazioni vicine, tutti loro impegnati in una lotta all’ultimo sangue per difendere un orticello ormai reso infecondo dalle ripetute razzie che leghisti ed aennini di vario stampo vi hanno, come novelli cinghialotti effettuato, riuscendo ad arruolare alcuni personaggi avidi di comode poltrone e di guadagni facili, anche dovessero vendere le loro mamme per arrivare a ciò.
Noi che siamo fatti di ben altra pasta non abbiamo ancora rinunciato a continuare quella che potrebbe essere definita “la lunga marcia” che ci dovrà condurre ad attrarre altre realtà che ci permettano di realizzare, in autonomia di Idee e di Uomini, la vera riscossa di un mondo, quello della Alternativa Sociale e Nazional-Popolare che ha permeato la nostra giovinezza e che ci ha portati a restare in piedi in questo mondo di rovine.
Allora sarebbe ora, se vogliamo cogliere questo vento che sembra soffiare sull’intero continente, di sederci attorno ad un tavolo (rotondo) con chi ha l’onestà intellettuale e la sagacia politica di voler provare a costruire una Alternativa per l’Italia e per gli italiani, senza alcuna vana rivendicazione di primigenitura, di leadership, di nome o di simboli, ma solo con pretesa di pari dignità per tutti i soggetti interessati e cominciare a fare un serio esame di coscienza per intraprendere la strada, obbligata per il nostro mondo, del ritorno ad una unità di intenti sui grandi temi di attualità che gravano sull’Italia e l’intera Europa e costruire una vera e grande alternativa alla globalizzazione dell’alta finanza che mira solo ad assoggettare i Popoli per renderli schiavi economici e politici.

Natale Giaimo
Segreteria Regionale Calabria
MSFT