All’Antico Caffè San Marco Civati presenta “Cannabis”

Giovedì 6 aprile, domani, alle ore 20.30, Giuseppe Civati a Trieste, presso l’Antico Caffè San Marco, in via Battisti 18, presenterà il suo libro “Cannabis”, dialogando con il giornalista Diego D’amelio.
Felice la scelta del luogo: dall’inizio del secolo scorso il Caffè è uno dei centri culturali importanti della città ed ha mantenuto intatto il fascino di un’epoca felice per Trieste. Fu frequentato da Joyce e Svevo che amavano trascorrere, nei suoi saloni decorati secondo i canoni architettonici della Secessione Viennese, piacevoli ore seduti ai suoi tavolini di marmo e ghisa. Oltre all’ottimo caffè e ai superbi vini della regione, il locale non manca di riproporre al frequentatore l’eccellenza austriaca anche nei prodotti di pasticceria. Il Caffè è anche ristorante e libreria.
Il libro del segretario di Possibile propone all’attenzione delle domande fondamentali su una questione che da anni occupa l’attenzione degli ambienti politici e dei media: Esiste una legge migliore di quella che consentirebbe di riportare nella legalità milioni di italiane e italiani, di separare il mercato della cannabis da quello delle droghe pesanti, di ridurre il finanziamento alla criminalità organizzata, di far emergere una quota consistente di economia sommersa e di ricavare una cifra tutt’altro che banale per le casse dello Stato, con particolare riguardo a ciò che si potrebbe spendere per la prevenzione e, più in generale, per la Sanità? O ancora: Esiste una legge migliore di quella che permetterebbe di controllare la qualità di ciò che viene immesso nel mercato, di risparmiare costi per lo Stato nelle varie fasi di repressione, indagine, in ambito giudiziario e carcerario?
Il messaggio politico di Civati, che traspare dalle pagine del libro, è chiaro e forte: Una legge basata sui migliori esempi a livello internazionale, su regole chiare e semplici, sulla possibilità dell’autoproduzione, della costituzione di cannabis social club e di un accesso legale alla cannabis per i consumatori occasionali sarebbe una buona legge, in particolare per il nostro Paese dove è alto il consumo della cannabis e dove è forte, in alcuni casi molto complicata da contrastare, la presenza diffusa su tutto il territorio nazionale delle mafie.