Borghetto Lodigiano (Lombardia) 07 aprile 2017

Alle Vigne domenica “Uno nessuno centomila” di Pirandello

Il Comune di Lodi, in collaborazione con il progetto riabilitativo RI – COSTRUZIONE del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASST di Lodi, con l’Ospedale Maggiore di Lodi, la Soc. Coop. Soc. Mosaico Servizi e Regione Lombardia, propone nell’ambito della rassegna “Labirinti dell’anima 2017” del Teatro alle Vigne, domenica 9 aprile, con inizio alle ore 17.00, presso il Teatro alle Vigne in via Cavour 66, “Uno nessuno centomila” di Luigi Pirandello. Costo del biglietto d’ingresso 10 euro.
Lo spettacolo teatrale, realizzato dalla produzione PACTA dei Teatri, con la drammaturgia e la regia di Annig Raimondi, le musiche originali di Maurizio Pisati, le scene di Massimo Scheurer, il disegno luci di Fulvio Michelazzi, vedrà in scena, nei costumi realizzati da Nir Lagziel, Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Alessandro Pazzi, e la stessa Annig Raimondi.
Questo in sintesi lo svolgimento del dramma: “Inizialmente Vitangelo Moscarda (Gengé per gli amici) ci viene presentato come un uomo del tutto comune e normale, senza nessun tipo di angoscia. Conduce una vita agiata e priva di problemi grazie alla banca (e alla connessa attività di usuraio) ereditata dal padre. Un giorno questa piatta tranquillità viene turbata da un commento della moglie Dida: il suo naso pende un po’ da una parte. Da questo momento la vita di Gengé cambia completamente, poiché si rende conto di apparire agli altri molto diverso da come si è sempre percepito. Così decide di trasformare il suo stile di vita e, nella speranza di scoprire chi sia veramente, compie azioni che vanno contro quella che è stata la sua natura sino a questo momento, fin quando la moglie, insieme ad alcuni amici, inizia un’azione legale al fine d’interdirlo. Gli rimane fedele solo un’amica della moglie, Anna Rosa, che però, turbata dai ragionamenti di Gengé, compie uno e più gesti efferati. Frantumato nei suoi ‘centomila alter ego’, Gengé si rifugia nell’ospizio ch’egli stesso ha donato alla città”.
Con la rassegna i “Labirinti dell’anima 2017” il Teatro alle Vigne ha inteso, in questo tempo “che mostra tendenze culturalmente contrastanti, tra retorica dell’inclusività e segni di intolleranza”, condurre il suo pubblico lungo un percorso che presenta in vari modi il tema dell’incontro con il ‘diverso’, proponendo occasioni emozionanti per riflettere sulle “diverse abilità”, sulla malattia, sulla follia, nella speranza – è scritto nella presentazione della rassegna – “parafrasando il titolo del bellissimo romanzo di G. Pontiggia, di ‘nascere tutti due volte’, insieme”.