Cile, Paese estero 24 aprile 2015

Altre immagini riprese da satellite dell’eruzione del Vulcano Calbuco in Cile

Il 22 Aprile 2015, il vulcano Calbuco nel sud del Cile ha iniziato in eruzione per la prima volta dal 1972. Una nube di cenere è salito ad almeno 15 chilometri (50.000 piedi) sopra il vulcano, minacciando le comunità di Puerto Montt (Cile) e San Carlos de vicine Bariloche (Argentina).

L’eruzione ha portato l’agenzia cilena Emergency Gestione e il cileno Geologia e Servizio Mining (SERNAGEOMIN) per ordinare evacuazioni entro 20 km (12 miglia) di raggio intorno al vulcano. Circa 1.500 a 2.000 persone sono state evacuate; sono stati segnalati finora nessuna vittima.

La montagna vulcanica era tranquilla fino tremori iniziarono il 22 aprile nel tardo pomeriggio esplosivo eruzione piroclastico è iniziata alle 18:04 ora locale (2104 Universal Time) e vigorosamente vomitato cenere e pomice per almeno 90 minuti. I flussi di lava sono stati osservati dalla bocca principale. Un secondo impulso ad alta energia di cenere si è verificata intorno 01:00 del 23 aprile, secondo SERNAGEOMIN.

Alle 11:20 ora locale (1420 Universal Time) il 23 aprile, il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) sul satellite Terra della NASA ha acquisito un’immagine naturale colore del vasto pennacchio di cenere (in alto). Quattro ore più tardi, alle 03:35 ora locale (1835 Universal Time), lo strumento MODIS sul satellite Aqua della NASA ha acquisito una seconda vista (in basso), il pennacchio tan continuato a nord e ad est in movimento. Si noti che la seconda immagine è in scala più ampia rispetto alla prima.

Strumenti satellitari anche acquisito insolite vedute notturne dell’eruzione (sotto) nelle ore del mattino del 23 aprile il satellite NOAA / NASA Suomi NPP joint osservato onde atmosferiche sopra Calbuco e il suo pennacchio. La prima immagine dal Visible Infrared Imaging Radiometer Suite (VIIRS) sulla Suomi NPP mostra la firma di calore della cenere calda a infrarossi ad onde lunghe (11,45 canale micrometri).

Fonte : http://earthobservatory.nasa.gov/NaturalHazards/view.php?id=85767