San Gimignano (Toscana) 19 maggio 2014

Anche Giacomo Bassi interviene sul disagio sociale

SAN GIMIGNANO – Dopo che SangiPRESS ha pubblicato un articolo sul grave problema delle nuove povertà, si è aperto un dibattito che ha coinvolto molte persone. La candidata a sindaco Elena Ricciardi aveva inviato un suo commento che è stato pubblicato integralmente; ora, un altro candidato a sindaco, Giacomo Bassi, che corre per il secondo mandato alla poltrona di primo cittadino, ha inviato le proprie considerazioni per ricordare quanto messo in atto dalla sua amministrazione per la difficile situazione del disagio sociale. Anche qui pubblichiamo integralmente quanto inviato.

“Caro direttore,
in merito al dibattito che hai aperto sul tema della povertà, ho sentito il bisogno di farti avere qualche mia considerazione e soprattutto di ricordare le azioni che abbiamo messo in campo negli ultimi anni di governo della comunità sangimignanese, anche per comunicare opportunità che potrebbero non essere note a tutti. In questi cinque anni le situazioni di disagio sociale, collegate alla difficile situazione socio economica, sono esponenzialmente aumentate e per tanto è stato necessario individuare risorse e modalità nuove per farvi fronte, che completassero quelle già strutturate attraverso la gestione della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. I Comuni, aumentando di molto i propri stanziamenti per i Servizi Sociali, hanno dovuto sopperire con i propri Bilanci agli enormi tagli che, soprattutto negli anni 2008-2012 si sono abbattuti sul Fondo Sociale (ridotto dell’80%) e sul Fondo per la Non Autosufficienza (azzerato).

Il Servizio Sociale, secondo il regolamento condiviso a livello di zona, già eroga alle famiglie in carico e dietro valutazione di un’apposita commissione, contributi economici e servizi atti a prevenire il disagio sociale ed utili a far fronte a situazioni temporanee oppure strutturate di povertà.

L’Amministrazione Comunale per proprio conto ha invece il compito di gestire e rispondere alle richieste di parziale copertura delle spese relative all’affitto e alle utenze. Il nostro impegno è stato quello di porre, su queste misure, risorse aggiuntive di diverse decine di migliaia di euro in più sugli affitti, per cercare di coprire in maniera più estensiva possibile le necessità della nostra comunità. E tutti i richiedenti, in possesso dei requisiti, hanno avuto una risposta.

Attraverso un bando regionale eroghiamo inoltre risorse per il sostegno all’obbligo scolastico ed anche in questo caso abbiamo individuato maggiori risorse per la copertura, purtuttavia ancora parziale, delle richieste.

Con un lavoro quotidiano di interfaccia con il servizio sociale siamo potuti intervenire in aiuto di alcuni nuclei familiari fragili attraverso esenzioni delle tariffe comunali per il nido, la mensa e il trasporto scolastico. Abbiamo inoltre supportato, sempre di concerto con il Servizio Sociale, le famiglie che avevano necessità di richiedere rateizzazioni per le utenze (al fine di evitare che venissero staccate) e per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, sui quali ci viene fatta una richiesta di decadenza da parte del gestore quando le famiglie risultano morose.

Ritenendo che il sostegno non possa essere solo di tipo economico abbiamo anche individuato, all’interno dei laboratori del Progetto un “Paese per giovani”, possibilità di iscrizione gratuita per i minori provenienti da nuclei segnalati dal Servizio Sociale, cercando di offrire anche occasioni di partecipazione e confronto per quei ragazzi che spesso vivono situazioni di deprivazione anche sociale e culturale, oltre che economica.

Per completare il quadro abbiamo promosso, insieme alla Parrocchia e ad altre associazioni, un progetto denominato “SanGimignano Solidale”, al quale partecipiamo attivamente, che opera attraverso la concessione di contributi economici, di buoni spesa coop, di buoni verdura scontati con aziende del territorio, di accompagnamento e tutoraggio gratuito per nuclei fragili e di ripetizioni scolastiche gratuite. Strumento che si è mostrato molto valido nell’integrare le opportunità già offerte dal Servizio Sociale.

Abbiamo anche valutato come intervenire sul tema dell’emergenza abitativa, in passato affrontata occasionalmente attraverso concessione temporanea di alloggi con ordinanza sindacale. Oggi, questo tema così importante e delicato, è affrontato di concerto con la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, con la quale stiamo riflettendo sulla modalità per destinare risorse aggiuntive per un progetto specifico relativo al nostro territorio sangimignanese.

In conclusione, possiamo affermare che, tra mille difficoltà, tagli nazionali, povertà crescente a causa della peggiore crisi economica della storia, a San Gimignano nessuno è rimasto senza una risposta, senza un aiuto, senza un supporto. Dobbiamo fare di più? Certo e l’impegno è proprio questo: offrendo aiuto per ripartire e non assistenzialismo vecchia maniera.
Ringraziando SangiPress per l’ospitalità, Giacomo Bassi”.