Certosa Di Pavia (Lombardia) 31 maggio 2014

Andrea Rocchelli. Another photo-reporter shot dead, in E. Ukraine

Ucciso a 30 anni. La passione per il racconto attraverso le immagini. Anche in luoghi dove si muore, dove la vita di un uomo, figuriamoci un fotoreporter vale poco, a volte. Centrato da una granata, ancora non si sa bene sparata da chi, in auto insieme al suo collaboratore Andrei Miranov, che non era solo il suo traduttore, come viene qualificato da molti. Ieri i funerali a Pavia. Un altro testimone che si aggiunge a troppi di quelli che, armati solo di una video/fotocamera contribuiscono, nel silenzio, a raccontare, per immagini, e non solo quanto avviene in guerre (civili? Una guerra è mai civile??) o anche in situazioni di crisi che spesso per molti è meglio dimenticare. Troppo facile ferire o uccidere chi è “armato” solo di una fotocamera. Ma non solo uccidere, anche ferire con biglie, bottiglie, petardi o altro. Quando questi “bersagli” saranno tutti fuori gioco allora si che il mondo avrà spento, chiuso, gli occhi sulla propria coscienza. Stavolta è toccato ad Andrea Rocchelli proprio come in passato è toccato ad altri. Prima di insultare o colpire un video/fotoreporter pensate che insultate, colpite o peggio, annullate voi stessi e le vostre cause, le vostre ragioni: nessuno testimonierà più per voi nella storia.