DI SILVANA LAZZARINO di VITTORIO BERTOLACCINi detto COBRA DUE
ANDREA TRISCIUZZI: SCULTURE TRA LIBERTA’ E RINASCITA
La ricerca di risposte a questa vita dove sempre più l’individuo si allontana dagli altri costruendo pregiudizi, e barriere protettive e dove sempre più è pronto ad inseguire mode abbandonando poco a poco la propria identità, trova un approdo significativo nel percorso creativo di ANDREA TRISCIUZZI artista romano, di fama internazionale, le cui opere legate a contesti contemporanei, ma anche al sacro sono presenti in tutto il mondo dall’Europa, all’Australia, dall’Africa al Giappone, senza dimenticare gli Stati Uniti. Formatosi a Pietrasanta è sotto la guida di Ferruccio Vezzoni professore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara che ha acquisito i segreti dell’arte del modellare, fondamentali nel suo lavoro dove la materia, sia essa resina o bronzo, diventa punto di partenza attraverso cui far nascere una nuova realtà in cui sono racchiuse le emozioni legate a diverse situazioni o contesti vissuti e visti. Serenità e armonia, nostalgia per un passato lontano e sentimento religioso, inteso quale richiamo alla pace, ma anche quale invito a cogliere quel senso di infinito che è oltre questa esistenza, si intrecciano nel suo linguaggio semplice ed elegante e allo stesso tempo avvolgente. Un linguaggio con cui da vita a sculture lineari e armoniose nei loro movimento continuo e costante che parlano delle emozioni dell’uomo tra gioie, ossessioni, dubbi e paure, e del suo desiderio di conoscere cosa si celi oltre questa vita. Sculture che si soffermano in particolare su aspetti quotidiani dove si parla di speranza e di libertà sul piano etico e sociale, guardando ad un possibile incontro tra umano e divino. Entro uno stile sempre in trasformazione dove non viene mai meno l’eleganza classica che si combina perfettamente con le intuizioni del contemporaneo, egli condensa aspetti del quotidiano e del metafisico volgendo lo sguardo sul mondo, sull’esistenza dove sempre è presente il contrasto tra bellezza e trascuratezza, verità e inganno, pace e odio. Attraverso le sue opere è messo in luce l’aspetto materiale e spirituale dell’individuo che rivela quegli stati d’animo di angoscia e smarrimento, ma anche speranza e gioia che appartengono alla vita di tutti i giorni. Le sue SCULTURE riferite a diversi sport come la maratona, la ginnastica, il ciclismo, ma anche altre come “Gli amanti” legate ai sentimenti e poi quelle legate alla sfera della donna tra cui Donna con le Ali, Maternità universale e Madre Natura, mettono in campo i temi portanti con cui l’artista si è confrontato: la libertà, la speranza e l’amore e gli affetti. In particolare la presenza della figura femminile nelle sue sculture diventa la voce per raccontare la forza della vita che rinasce, ma anche il grido di dolore di tante donne ancora vittime di violenza come espresso nella splendida e toccante “Donna con le Ali”. Le figure che modella e crea Andrea Trisciuzzi incarnano forza e leggerezza, equilibrio e movimento a segnare diversi momenti della vita dell’uomo attraversati da discese e salite, sconfitte e vittorie. Un viaggio nei misteri dell’esistenza: tra solitudine e paura, capacità di rinascere e affetti, motivi portanti di un discorso rivolto all’uomo che nel guardare dentro di se’ a partire dal proprio vissuto trovi la forza per scoprire cosa ci sia oltre e procedere verso una rinascita. L’aspetto religioso, prima accennato, trova la sua più alta espressione sia nella Lampada della Pace realizzata dall’artista nel 2001 e benedetta da Papa Giovanni Paolo II e poi portata in Terra Santa quale segno di pace, sia nella Croce Astile in filoresina bronzata (alta 2 metri e 20 cm) realizzata nel 2001in cui è descritta la metafora della vita che vede l’individuo percorrere questo viaggio attraverso dolori e prove prima di raggiungere la felicità. Benedetta da Papa Giovanni Paolo II, portata al Polo Nord e successivamente al Polo Sud e a San Pietroburgo la Croce astile è stata realizzata in dieci esemplari collocati in diversi luoghi del nostro Paese tra cui il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Monte Amiata. Molte e altre sono le opere di Andrea Trisciuzzi che è anche un eccellente pittore- Tra i dipinti materici in cui fa uso di diversi materiali tra cui stoffa, corde, bende, vetri, vanno citati in particolare “Esplosione” e “Tempo perso”: due modi di sentire la vita e le emozioni che essa rivela. “Esplosione” è un rincorressi di sensazioni che presto spariranno, “Tempo perso” rivela una linea del tempo ideale, ossia un tempo interrotto dove non esistono più minuti, ore, giorni a scandire gesti e azioni.
Silvana Lazzarino
Silvana Lazzarino
giornalista e poetessa, Email: sissilazza@virgilio.it
Andrea Trisciuzzi email: artistandrea@icloud.com