Baia E Latina (Campania) 27 luglio 2017

ANGELA MARIA TIBERI LA POESIA DEL GIORNO : CAVALLO BIANCO

Di VITTORIO BERTOLACCINI detto COBRA DUE

LA POESIA DEL GIORNO : ANGELA MARIA TIBERI commento PIETRANTONIO DI LUCIA

CAVALLO BIANCO
Cavallo bianco della prateria che corri lontano da me,
fermati fammi salire sul tuo dorso per galoppare
e percorrere la vasta immensità del cielo.
Vorrei dimenticare gli affanni,
i dolori e i tormenti di questa brutalità umana
che uccide le vittime nelle guerre,
nelle stragi, nelle case dove non c’è affezione naturale.
Fammi dimenticare l’amore che mi inganna e
tienimi per sempre con te
in questo spazio infinito racchiusa in questi versi dell’anima
Commento di Pietrantonio Di Lucia
Il cavallo bianco è fuga da questo mondo, meta del desiderio. Il destriero corre lontano da lei, non asseconda i desideri della Poetessa. Ma Angela Maria lo insegue comunque, lo prega di portarla in groppa velocissimo nelle vaste praterie del cielo, dove dimenticare ambasce e brutture di questa terra iniqua. Il mondo umano ha perduto i valori, non ha più affetti. Conosce solo guerra, stupri, stragi, omicidi e femminicidi. Portami via con te, Cavallo bianco che sei avulso dalla iniqua terra, che galoppi verso vaste immensità dell’amore. Fa che io dimentichi il falso amore che inganna, fa che sia sempre insieme a te nello spazio infinito degli affetti e in questo mi assista la creatività dei versi miei che sono scrigno dell’anima mia. Anche in questi versi la Nostra Poetessa asseconda l’indole e le convinzioni rispetto all’amore. Per lei questo è sentimento sublime e sincero. E’ universale e profondo e lei continua ad amare chi l’ama e chi non l’ama perché vede così il rapporto vero dal prossimo e per il prossimo. Ma in questa lotta a voler bene chiama in aiuto il CAVALLO BIANCO, i versi dell’anima che sono lo straniarsi dal mondo sporco e marcio che non dà spazio a persone sane e dai sentimenti ineccepibili. E’ un conato infinito di amore e questo Angela lo dispensa a piene mani sia nel mondo della guerra e dei soprusi, sia allorché il cavallo bianco la porta a galoppare nelle vaste praterie dell’Empireo.