Angri (Campania) 06 dicembre 2014

Angri: Successo teatrale dell’Associazione Nella Ciccopiedi

Ha ottenuto un grosso successo di critica e di pubblico ad Angri, in provincia di Salerno, lo spettacolo portato in scena dall’associazione teatrale e culturale Nella Ciccopiedi di Cariati, con la regia di Myriam Crivaro. La compagnia cariatese è stata accolta con grande affetto e stima dai colleghi campani. La sala dell’Auditorium Santa Maria di Costantinopoli messa a disposizione, sempre con grande disponibilità, da Don Luigi La Mura, era al completo, il pubblico è stato attento e divertito, assistendo alla commedia “Mettiteve affa’ l’ammore cu me” di Eduardo Scarpetta, presentato da Maria Elena Ciccopiedi. Ricordiamo che il gemellaggio tra la compagnia calabrese e l’Anziteatro di Angri è stato l’inizio di un valido percorso che, naturalmente, non finirà con lo spettacolo di sabato scorso. Gli attori cariatesi sono stati ringraziati dal regista dell’Anziteatro, Antonio D’Andretta e omaggiati di una bellissima targa ricordo, realizzata in ceramica da un artista locale, oltre ad essere nuovamente invitati a collaborare con i ragazzi di Angri. Naturalmente anche questa manifestazione era a scopo di beneficenza, il cui ricavato sarà donato alla Lega per la protezione dei cani e alla parrocchia Santa Maria delle Grazie di Angri. Questo è il cast degli attori: Romualdo Ciccopiedi (Felice Sciosciammocca); Myriam Crivaro (Emilia); Sonia Crivaro (Giulietta); Francesco Filareti (Don Alberto); Mariateresa Pattavina (Donna Caterina); Leonardo Rizzo (Saverio). Orgoglio e soddisfazione, quindi, per tutti i componenti dell’associazione che hanno voluto dedicare questa loro prima esperienza, al di fuori dei confini regionali, alla loro cara maestra Nella: “è, grazie ai suoi insegnamenti, e soprattutto al suo esempio di vita, che siamo riusciti, seppur con grandi sacrifici – affermano dall’associazione cariatese – a crescere, migliorare e realizzare tutto ciò. Quello che era il suo sogno ora è il nostro sogno e ci impegneremo sempre, lavorando sodo e onorando il suo nome”. Eduardo Scarpetta, il più importante autore del teatro napoletano tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, capostipite della dinastia teatrale degli Scarpetta – De Filippo, in’Mettiteve a ffa l’ammore cu me!’’, divertentissima commedia Napoletana scritta nel 1880, tratta da “Fatemi la Corte” di Giovanni Salvestri, offre al pubblico una serie di situazioni esilaranti insieme ad un’avvincente trama. E’ Felice Sciosciammocca, l’impacciato, il credulone, di un’ingenuità che arriva alla stupidità, capace di farsi manovrare da tutti e che nelle mani di Emilia diviene una marionetta, che lo usa nei suoi maneggi solo per sposare il giovane Alberto, figlio di cari amici di famiglia benestanti, promesso sposo alla giovane Giulietta, cugina di Emilia, in realtà innamorata e corrisposta dallo stesso Felice. Tutto alle spalle della padrona di casa, Donna Caterina, mamma di Giulietta che per ovviare ai tanti problemi economici dopo la morte del marito cerca di combinare il matrimonio della figlia. Spalla preziosa per Donna Caterina è il servo della casa, Saverio, ragazzo che dopo tante sventure entra a far parte di questa famiglia. Servo imbranato, nonché personale ruffiano e pettegolo di donna Caterina.