Tu mi tormenti il sonno campeggi il buio e fantasma
Ti inabissi nelle vene con legioni di sogni ho iniziato a zoppicare
Ogni parte di me ha un filo legato al tuo corpo fragile umano
Ogni parte di me non risponde agli stimoli della mente un circo di maschere
Mi tagli il respiro seduto sulla sedia vuota brevi inganni
Fuori nevica ma il delirio arde ogni cosa Dicembre è un solitario pianeta
Sebbene tu sia solo una proiezione dell’immaginario io non mollo
Volere ancora tenere accese le fiamme non solo di notte
Tu mi tormenti l’anima stando in silenzio il vuoto conosce più parole delle labbra
Mi divori l’appetito di vita quando cammino per strada attori in cerca di personaggi
ci infiliamo in tunnel di ossessioni col rischio di arresto per vagabondaggio
Tu gridi il mio nome dalla cima del tuo ego esasperato di limiti
E’ un labirinto di misteri e segreti l’attesa in distanze il biglietto del treno
Tu non abiti una città ma i miei sentimenti respingo il vento con pire di sogni
E vorrei trovarti ma cambi sempre indirizzo il tuo bagaglio ha troppe valigie
Mi fermo in mezzo alla strada plotoni di angeli col desiderio di innamorarsi
Diventi il mio pianeta in una galassia senza porte finestre senza un letto né tende solo una scala
Sfido le tue leggi di gravità passionale per salire al tuo dentro
E satellite nella tua memoria smuovo piccole maree sentimentali
Mai dimenticando che il tuo cuore umano abbia bisogno di battere
così avvolto drago E impietosa inizio a soffiare dentro vita e aria
Io ti trasformo in polvere di stelle in martello per titani in materia primordiale
Sfidando ogni legge universale pur d’abbracciarti con tutti i sintomi folli del delirio dei sensi
Diventando bambini che giocano con sabbia e conchiglie in riva all’oceano
Prima di trovarci entrambi con le mani strette in un bozzolo d’acciaio
a rapire ad altri lunatici la speranza tintinnio di diamanti ossei i nostri abbracci
“se fosse amore sarebbe silenzio – poesia sperimentale”