ARCINAZZO: ELEZIONI, 1° Consiglio Comunale, OPPOSIZIONE DI ROTTURA E CONTROLLO.
Le ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale hanno dato per un soffio la vittoria al Sindaco uscente Giacomo Troja. Se si pensa che quest’ultimo ha avuto più mezzi per contrastare la lista del giovane Luca Marocchi, e rispetto a 5 anni fa ha perso oltre 100 consensi si può dire che la neo lista ha praticamente pareggiato, perdendo per un soffio. Infatti sarebbe bastato un spostamento di 25 dei 43 voti dati al Troja , e il Marocchi avrebbe vinto. A sentire gli umori nel paese, la lista SiAmoArcinazzo è diventata la vincitrice morale della competizione non fosse altro per aver rispettato appieno le regole della gara, ma soprattutto per non aver usato come strumento di competizione, delibere di Giunta fatte durante la campagna elettorale. Le delibere in questione infatti appaiono di dubbia legittimità, poiché approvate senza impegno di spesa e senza gara d’appalto per diversi lavori. Oltre al non rispetto di questi sacrosanti principi, appare fondamentale: il principio dell’uguaglianza previsto dall’art. 3 della Costituzione Italiana, che è opportuno ribadire: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. – E ancora-: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Il punto è proprio questo per molti ad Arcinazzo il lavoro non è mai stato un diritto, ma un favore e purtroppo ancora oggi è così. Alcuni interventi nel blog SiAmoArcinazzo confermano questa tesi: “…a rispettare sempre le regole per non cadere nel clientelismo che sostanzialmente è il non rispetto delle regole. E il non rispetto della legalità trasforma tutto in clientela e le Amministrazioni Pubbliche in “cosa nostra”, tra chi concede e chi riceve il privilegio”. Un privilegio che accontenta uno per scontentarne 100.
Ancora una volta – a detta di almeno la metà della popolazione – alcune famiglie disagiate si sono rivolte al potente per avere in cambio “presunti posti di lavoro” che si rivelano sempre effimeri e che purtroppo diventano determinanti per far rivincere i soliti noti. C’è stata gente con le lacrime agli occhi che ha confessato “vorrei ma non posso”, lasciando intendere quello che tutti sanno nel paese. Ci sono inoltre altri aspetti che riguardano la giornata delle votazioni, che probabilmente andrebbero e forse saranno attenzionati in altre sedi. Nel primo consiglio comunale i consiglieri di minoranza hanno rivolto delle domande sia al sindaco che alla segretaria comunale: “Vorremmo porre una domanda alla qui presente Segretaria Primini Carla: Segretaria, visto che lei rappresenta il garante della legalità in questa sede, potrebbe confermarci che tra gli eletti qui presenti, non vi è nessuna incompatibilità tra lavoro svolto e carica politico-amministrativa”? e ancora : “Questa opposizione, sarà una opposizione di “rottura” e di controllo, in quanto vigilerà su ogni singolo atto e ci auguriamo non misfatto, della qui presente maggioranza. Farà rispettare legalità e correttezza che da tempo probabilmente sono venute a cessare in codesto paese. Sarà altresì una opposizione di proposta, in quanto proporrà in merito al proprio programma, che ha visto al suo seguito grande mole lavorativa ed impegno da parte di tutto il gruppo “Siamo Arcinazzo”, le proprie idee ed i propri progetti. Rappresentiamo circa la metà del nostro paese, e questo signori della maggioranza, dovreste tenerlo sempre a mente”. Soprattutto mettono in risalto il motivo principale che li ha spinti a candidarsi e cioè l’interesse per tutta la comunità e non interessi personali. Infatti il documento continua: “Lavoreremo esclusivamente per gli interessi della nostra gente, come d’altronde abbiamo sempre fatto, mai per interessi personali o settoriali che dir si voglia. Nel ringraziare nuovamente le persone che ci hanno dato e ci danno tuttora fiducia, che ci sostengono apertamente, rinnoviamo l’impegno già preso Domenica scorsa (durante la nostra festa), o meglio, dal 1° Giugno, a seguito dell’infausto esito elettorale: “Noi non molliamo”. Le conclusioni dell’intervento mettono in risalto la determinazione di chi ha voglia, e volontà per rappresentare le circa 440 persone e soprattutto per battersi per il programma proposto la creazione di una decina di posti di lavoro, fornendo calcoli precisi (vedi foto). Anche il presidente dell’Associazione residenti Altipiani, Eugenio Rizzo, scrivendo ai sindaci di Arcinazzo, Piglio e Trevi nel Lazio, fa presente alcuni problemi che sistematicamente si ripresentano ogni anno nella piccola Svizzera, gli Altipiani di Arcinazzo, dove: “nell’appressarsi della stagione estiva mette a disposizione delle amministrazioni comunali la sua disponibilità per preparare al meglio gli Altipiani all’accoglienza di turisti e residenti. In particolar modo si ritiene utile prevenire le disfunzioni del sistema fognante , (https://www.youreporter.it/foto_ALTIPIANI_DI_ARCINAZZO_PROBLEMI_ALLE_FOGNE
https://www.youreporter.it/foto_Altipiani_di_Arcinazzo_Ancora_disagi_per_le_fogne_Denunce )
nel sistema idrico e nella raccolta di rifiuti, onde evitare la criticità degli scorsi anni. Circa la sicurezza si ritiene necessario un controllo sulla funzionalità delle telecamere e sugli animali vaganti, cani, mucche etc etc. Per quanto riguarda la viabilità si ritiene urgente accelerare i lavori di ampliamento del tratto di strada prospicente il distributore di benzina su via Sublacense tra bivio del Piglio ,Trevi nel Lazio e Arcinazzo Romano. Per quest’ultimo problema il sottoscritto ha già avuto un incontro con il sindaco di Trevi nel Lazio” dottor Silvio Grazioli, che ha assicurato la piena disponibilità a porre mano al problema in maniera definitiva, ovvero abbattimento del muro e sua ricostruzione per allargare la strada sublacense, e con la costruzione di un marciapiede per il congiungimento degli Altipiani”.Inoltre sul blog SiAmoArcinazzo, è ancora viva l’attenzione sulla centrale a biomassa presente nella delibera n° 12 del 27 marzo 2013 dove è bene ricordare che l’art. 6 parla di: “b) i Comuni realizzano i primi impianti â pilota, da utilizzare su utenze pubbliche. In particolare, i Comuni si pongono l’obiettivo di installare n.1 caldaia per ciascun Comune (per una potenza totale di circa 1.5 MW th) e n.1 cogeneratore di piccola taglia (fino a massimo 300 KW el) da porre a servizio nella piattaforma”. Nel blog si segnala un articolo del Fatto Quotidiano-
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/18/centrali-a-biomasse-un-altro-percorso-che-di-sostenibile-non-ha-nulla/1782864/
E’ chiaro l’intento e su questo i cittadini sia di Arcinazzo che degli Altipiani continuano a stare nella massima allerta, per far rispettare le regole, la legalità, da più parti invocata.
G. De Santis
Fonti: Il Fatto Quotidiano
blog: SiAmoArcinazzo
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