Arcinazzo Romano (Lazio) 19 aprile 2017

ARCINAZZO:Il capogruppo di opposizione Luca Marocchi chiede verifiche per i tratti autostradali della A24 e A 25.

ARCINAZZO:Il capogruppo di opposizione Luca Marocchi chiede verifiche per i tratti autostradali della A24 e A 25.

“L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la sua particolare posizione geografica, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica”.
Queste le righe di esordio nel sito della protezione civile. Si sottolinea inoltre che la sismicità più alta è concentrata nella parte centro meridione della Penisola, in particolare lungo la dorsale appeninica che include la Val di Magra, Mugello, Val Tiberina, Val Nerina, Aquilano, Fucino, Valle del Liri. Pare che solo la Sardegna si salvi da questi eventi, presumibilmente perché è una delle terre più antiche del Mondo e quindi più stabili.

La fascia centrale dell’Italia che comprende Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria e Toscana, dove è più alto il rischio sismico, interessa circa 25 milioni di persone. Purtroppo nemmeno nel sito della Protezione Civile, per ora, si parla di controllo dei ponti delle autostrade, ma solo di edifici, considerati gli ultimi terremoti avvenuti nell’Alto Lazio e in Abruzzo.

Gli ultimi eventi di caduta di Ponti con dei morti e per una semplice fortuna scampati all’ultimo crollo del ponte nella località di Fossano, dove i carabinieri sono scampati al crollo e la loro presenza di spirito li ha allertati nel sentire gli scricchiolii.

Alcuni motivi di questi crolli, presumibilmente riguardano il modo con cui sono stati costruiti negli anni ’90 le autostrade e i ponti.
E’ opportuno ricordare che in passato la costruzione di Autostrade è stata oggetto di condanne per tangenti, si ricordi il caso del Ministro Prandini.

Presumibilmente bisognerebbe verificare l’entità giusta del materiale con cui si sono costruite queste infrastrutture, che ultimamente, pare che scricchiolano e crollano un pò troppo spesso.

In Italia, si è sempre affermato che se non ci sono dei morti, i problemi in genere non trovano risoluzione, infatti si è prestata poca attenzione alla prevenzione, ma soprattutto il sistema di corruzione che riguarda gli appalti ha interessato la costruzione di queste importanti infrastrutture.

La percezione di questi eventi che coinvolgono e aggiornano la nostra memoria collettiva, ha indotto il capogruppo dell’ opposizione del Comune di Arcinazzo Romano, nonchè Consigliere della Comunità Montana, Luca Marocchi a inoltrare una lettera di sollecito alla Direzione generale per le Strade e le Autostrade e all’ Azienda che ha in concessione l’autostrada A24 e la A25, e la Strada dei Parchi S.p.a, per valutare un oggettivo riscontro nei tratti autostradali A24 Roma Aquila Teramo e A25 Roma-Pescara.

Nella lettera le preoccupazioni del Cons. Marocchi sottolineano: “negli ultimi tempi si sono susseguiti infausti nonché tragici eventi riguardanti crollo di ponti verificatisi presso diverse autostrade italiane, riportando vittime e/o feriti; molti cittadini del Comune di Arcinazzo Romano e più in generale della Valle dell’Aniene, di cui lo stesso si fa umile portavoce, intraprendono quotidianamente viaggi lavorativi e non lungo i tratti autostradali A24 e A25 di Vostra competenza; Considerate le fondate e giuste preoccupazioni dei medesimi a fronte degli ultimi accadimenti di cui sopra;
CHIEDE
comunicazione preventiva nel caso in cui fossero state riscontrate possibili criticità nelle infrastrutture di competenza;
comunicazione delle misure di sicurezza che la S.V. ha inteso ed intende attuare in merito”.

E’ opportuno ricordare, che proprio in questi giorni è stato ripristinato a Roma il Tunnel PASA, nel quartiere Cavalleggeri, nei pressi di S.Pietro, dove gli effetti dei terremoti dello scorso anno avevano indotto il Comune di Roma a prendere provvedimenti per ripristinare la galleria che aveva avuto piccoli cedimenti con caduta di sassi.

G. De Santis

http://siamoarcinazzo.altervista.org/lettera-riscontro-tratti-autostradali-a24-e-a25/
http://m.espresso.repubblica.it/inchieste/2017/03/14/news/lui-ruba-e-tu-rischi-la-vita-parla-il-primo-pentito-delle-grandi-opere-1.297123