ARCINAZZO: CONSIGLIO COMUNALE, IL SINDACO CENSURA L’OPPOSIZIONE.
Consiglio Comunale all’insegna della censura verso l’opposizione da parte del Sindaco Troja. La pseudo-democrazia del Sindaco Troja, blocca sul nascere due interventi dell’opposizione della lista di minoranza SiAmoArcinazzo. Se in Grecia Tsipras, dà la parola al suo popolo che gli risponde fornendogli il doppio dei consensi ricevuti pochi mesi fà, per contrastare la politica della Merkel, il sindaco in questione zittisce l’opposizione sul nascere censurando due interventi di questi ultimi. Poco importano le disquisizioni di carattere regolamentare, – secondo molti cittadini – quello che preoccupa è che le voci di dissenso bisogna stroncarle sul nascere, questo sembra essere il messaggio del sindaco. In questo modo le 438 persone che hanno dato il consenso alla lista SiAmoArcinazzo, non hanno avuto voce. Un consigliere di minoranza ha chiesto se era stata fatta una gara d’appalto per il Led e il sindaco ha risposto dicendo che non era pertinente all’ordine del giorno, anche se nelle linee programmatiche lo stesso sindaco ne aveva parlato. In questo modo – il commento di molte cittadine – abbiamo avuto la conferma che la gara non è stata effettuata. Non solo, l’aspetto più grave di tutta la vicenda è che in una SEDUTA PUBBLICA (quindi che interessa, Ponzesi, Romani, non Romani, e quindi tutto il Mondo) non si dica come siano andati i fatti di interesse collettivo, ci sembra di una GRAVITA’ INAUDITA, siamo lontani anni luce dalla trasparenza enunciata nel programma dell’opposizione, dove si mirava a considerare il Comune una CASA DI VETRO. Tutto ciò che è pubblico è interesse di tutti i cittadini i quali hanno il diritto di sapere come stanno realmente le cose. Noi non censuriamo nessuno infatti pubblichiamo un contributo del prof. Emilio Lupi, sociologo, studioso di questi temi, – presente al Consiglio Comunale del 3 luglio scorso – che interviene con un suo scritto che volentieri pubblichiamo.
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Dal prof. Emilio Lupi, riceviamo e Volentieri pubblichiamo:
Cittadini, un’Amministrazione Comunale e soprattutto la maggioranza che la governa si distingue proprio dal programma che si è dato nel corso della legislatura. Questo si è evidenziato al secondo punto all’odg. del Consiglio Comunale del 3 luglio con la presentazione delle linee programmatiche. Punto importante e direi fondamentale, senza penalizzare gli altri che sono il fulcro di una proposta e attualità di una problematica amministrativa. Un diritto prioritario della maggioranza, ed è indiscutibile fà propria la rivendicazione di un proprio programma governativo a seguito del suffragio ottenuto dalle recenti elezioni del 31 maggio. Un punto importante in riferimento all’analisi sociologica di Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto, le elezioni determinano una maggioranza e una minoranza. La maggioranza segue il suo iter, corso programmatico, di riflesso il ruolo della minoranza deve essere di un controllo rigoroso e allo stesso tempo propositivo, di arricchimento alla discussione amministrativa e specificatamente relativa all’o.d.g. del 3 luglio 2015. Da osservare, come persona partecipante al Consiglio, mi sembra che ci sia stata un defezione da parte della maggioranza, ed uno sminuimento da parte della minoranza apparsa fuorviante rispetto all’ o.d.g. Il secondo punto all’ordine del giorno, sociologicamente più importante, perché presentava un pacchetto di opere da realizzare, vedi dall’esposizione del sindaco a seconda del finanziamento della Regione che avviene alla fine di ogni anno, l’ultimazione del parcheggio in viale S.Giorgio, il progetto della Stazione dei Carabinieri, l’Ostello della Gioventù. La differenziata sulla nettezza urbana, il completamento ed il risparmio energetico sull’illuminazione. Il ripristino del premio cultura agli Altipiani, l’apertura della biblioteca ad Arcinazzo, un sostegno alle famiglie con assistenza scolastica ai bambini bisognosi. Un master relazionale con il patrocinio dell’Università di Tor Vergata della durata di 2 anni che riguarda la tematica ambiente-salute. Rilevando obiettivamente un secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 3 luglio, di ampio respiro, una problematica attinente sia al territorio che allo sviluppo sociale. Segue poi il punto 5 dell’o.d.g la costituzione di una Commissione a riguardo della tutela dello sviluppo degli Altipiani. Sociologicamente parlando a seguito delle annoverazioni del sindaco sull’opinione di uno scorso paesaggistico, preferito e privilegiato da una iosa di stranieri belgi e austriaci, sarebbe stato opportuno, democraticamente parlando – e sottolineo democraticamente – che sulla scelta di questa commissione esterna, per la tutela e lo sviluppo degli Altipiani, sarebbe stato più opportuno, in un pluralismo democratico, di coinvolgere anche un consigliere della minoranza, per la ricerca e la costituzione di tale commissione. Sarebbe stato un atto di maggior trasparenza democratica, dal momento che tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza sono stati eletti dalla cittadinanza, sia di Arcinazzo che degli Altipiani. Mi chiedo, ed è una nota di osservazione sociologica e di politica amministrativa, perché ciò non sia avvenuto? Mi chiedo ancora, da cittadino del Comune di Arcinazzo Romano – ed è una critica costruttiva – perché la maggioranza non abbia inserito al punto n° 5 all’ordine del giorno la costituzione di una Commissione per la tutela ed un eventuale sviluppo dei Beni Patrimoniali di Arcinazzo? Le ricordo Sindaco, sociologicamente e democraticamente parlando, che le scelte programmatiche devono parallelamente camminare, sia per l’assetto urbanistico della salvaguardia e lo sviluppo del territorio, sia nel nostro Paese di Arcinazzo Romano e sia per la frazione del territorio degli Altipiani, una maggioranza culturalmente e democraticamente imparziale, deve tener presente globalmente questa problematica. Una maggioranza saggia da “res publica” deve essere un osservatorio attento, equilibrato, perché ci sia un momento di partecipazione attiva e costruttiva di tutta la cittadinanza, compresa quella della minoranza, sempre secondo gli illuminati Gaetano Mosca e Vilfredo Pareto. Una scienza alla quale indistintamente dovremmo approcciare e profondamente conoscere.
Prof. Emilio Lupi * sociologo*