Arcinazzo Romano (Lazio) 08 novembre 2017

ARCINAZZO ROMANO: Il sociologo Emilio Lupi protesta con il medico di base.

ARCINAZZO ROMANO: Il sociologo Emilio Lupi protesta con il medico di base.

“Talcot Parson poneva come obiettivo di studio nella società la formazione delle categorie”.
Il sociologo americano Talcot Parson afferma che la categoria dei medici è uno dei maggiori potentati.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Questo recita la Costituzione Repubblicana carta Madre sulla quale si fonda lo Stato Repubblicano. Diverse sono le normative che si sono susseguite negli anni, ultimamente la legge n° 24 dell’ 8 marzo 2017 (comunemente chiamata legge Gelli, dal nome del relatore) le quali hanno ridefinito i concetti della tutela della salute stessa e le modalità di applicazione. Merita attenzione anche la responsabilità delle figure sanitarie e il loro affidamento nell’applicazione della legge stessa.

L’esordio della legge enuncia: “La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività. La sicurezza delle cure si realizza anche mediante l’insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e alla gestione del rischio connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie e l’utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche e organizzative”.

A volte questi principi vengono disattesi e a farne le conseguenze sono sempre i soliti cittadini che disorientati ed impotenti non sanno da che parte darsi a chi rivolgersi. Emilio Lupi sociologo di Arcinazzo Romano ha denunciato un fatto increscioso che riguarda diversi cittadini del paesino dell’Alta Valle dell’Aniene che si servono dell’ unica struttura sanitaria presente in Paese. Conversando con il sociologo LUPI è emerso che: “Succede pure ad Arcinazzo Romano – esordisce Emilio Lupi – i fatti parlano da se il problema investe proprio la sanità locale. C‘è temporeggiamento e leggerezza da parte di colei che deve assolvere un impegno sociale. Accade che gli orari di apertura slittano comportando disagio tra gli stessi pazienti. Il codice etico e morale esige puntualità da parte di chi gestisce la salute” .

Potrà sembrare banale ma il rispetto per i cittadini passa anche da questi piccoli gesti previsti dalla normativa, vale a dire il rispetto degli orari esposti e la loro applicazione, questo comporta o comporterebbe che almeno per quanto riguarda il primo diritto dell’uomo, cioè la propria salute, non ci si possa sentire ancora una volta sudditi.

Il sociologo così continua: “Perché questo rapporto tra medico e paziente viene a rompersi? La colpa di certo non è nel paziente che ripone stima senso di tranquillità del proprio medico di fiducia, è proprio quest’ ultimo che viene a difettare e a determinare nei confronti del paziente una sorta di sfiducia”.

Emilio Lupi nel proseguire con l’indignazione, scomoda anche sociologi d’oltre Oceano come Talcot Parson, infatti continua: “Sfiducia che lascia acuire rabbia, una sorta di impotenza perché il paziente sa bene che protestare contro chi detiene la Sanità è come lottare contro i mulini a vento. Tenendo presente questo quadro, ci si auspica il senso del dovere e della responsabilità nel settore della sanità. Si rileva che chi gestisce la sanità non può arroccarsi in motivazioni poco plausibili. Un sociologo americano Talcot Parson poneva come obiettivo di studio nella società la formazione delle categorie.

Ebbene – continua Lupi – nella categoria dei medici è uno dei maggiori potentati. Questa sorta di lamentela genererebbe i sui effetti se ci fosse una mobilitazione da parte di tutti i pazienti che hanno scelto nel medico di fiducia la dott.ssa di Arcinazzo Romano. Sta di fatto a quanto scritto da Talcot Parson la categoria dei medici è potente può fare questo ed altro gestire con arbitrarietà il proprio orario di servizio, concordato quell’orario con la ASL reso pubblico nella locandina dell’ambulatorio, perché si viene ad omettere parzialmente questo orario di lavoro? Leggerezza professionale sta di fatto che chi deve usufruire del servizio sanitario si disinnamora di quel servizio. Viene a scattare quel meccanismo di sfiducia da parte del paziente nei confronti del medico, il potentato dei medici”.

E’ utile indicare che Il Difensore civico è garante dei diritti alla salute. Nella sua funzione di garante per il diritto alla salute, lo stesso Difensore Civico può essere consultato gratuitamente da ciascun soggetto destinatario di prestazioni sanitarie, direttamente o mediante un proprio delegato, per la segnalazione di disfunzioni del sistema dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. Magari passerà qualche mese però l’azione avrà l’ intento di individuare le responsabilità dei soggetti preposti ed eventualmente redarguirli, se non con delle censure ma tramite richiami, necessari per evitare che si ripetano atteggiamenti poco pertinenti nella tutela della salute.

Il sociologo così conclude: “Questo è il quadro della sanità ambulatoriale ad Arcinazzo Romano che suscita solo indignazione e irregolarità nel rapporto tra medico e paziente. Leggerezza professionale? Ai medici non importa perché è una categoria inespugnabile. Il disagio dei pazienti che non sanno a chi Cristo votarsi, bisognerebbe che si facesse luce a questa sorta di leggerezza, purtroppo si verifica ed accade nel campo della Sanità. Il caso esemplare è proprio quello che accade nell’ ambulatorio di Arcinazzo Romano determinando solo malcontento e disagio”.

Va comunque ricordato che in ambito locale anche il sindaco può/deve svolgere attività atte a tutelare la salute dei cittadini. La legge n° 833/78 (chiamata Riforma Sanitaria) e il T.U.E.L. (Testo Unico degli Enti Locali) sanciscono che il sindaco in qualità di Autorità sanitaria locale e titolare della stessa, ha il potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti e adottare provvedimenti.

G. De Santis

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/03/17/17G00041/sg
http://www.comune.jesi.an.it/MV/leggi/l833-78.htm