ARCINAZZO: Interrogazione Parlamentare sul creosoto.
Il Comune dispone una perizia.
La questione del creosoto nel Parco S.Giovanni Bosco agli Altipiani di Arcinazzo, dopo le denunce dell’opposizione arriva fino in Parlamento.
A formulare l’Interrogazione è stato il Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà – Sinistra Italiana, per mezzo di Filiberto Zaratti, ambientalista di lungo corso e sempre attento a temi cruciali come la tutela della salute dei cittadini e dell’Ambiente.
Nell’interrogazione al MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE,
come è chiamato attualmente, il Parlamentare pone questi quesiti:
“il 3 agosto 2016 i consiglieri comunali, di Arcinazzo Romano (RM) Luca Marocchi e Antonio De Santis con un esposto indirizzato ai diversi enti territoriali competenti, tra i quali il nucleo operativo ecologico dei carabinieri, hanno denunciato la presenza di traversine ferroviarie impregnate di creosoto all’interno del parco pubblico S. Giovanni Bosco in località Altipiani di Arcinazzo, zona dalle caratteristiche geomorfologiche di natura carsica e classificata ad alto valore paesaggistico”;
Ricordiamo che i consiglieri di opposizione Luca Marocchi (capogruppo) e Antonio De Santis, avevano inoltrato denunce al organi competenti per il gravissimo fatto di non rispetto delle regole del Sindaco e della sua Maggioranza, reiterato nel tempo.
L’interrogazione così prosegue:
“secondo quanto denunciato dagli amministratori locali, la presenza di tale materiale era emersa già nel 2013 nel corso di una seduta della commissione comunale tutela e sviluppo Altipiani come risulterebbe da verbale del 13 aprile 2013, senza che ciò abbia prodotto alcuna azione di bonifica”;
La conferma che il Sindaco Giacomo Troja che era a conoscenza del gravissimo fatto da tempo, non ha fatto nulla per tutelare la salute dei cittadini, l’episodio è ancora più grave se si pensa che quel parco è stato sempre frequentato soprattutto da bambini.
Zaratti continua così l’interrogazione: “il creosoto risulta da tempo classificata sostanza tossica, altamente cancerogena e catalogata quale rifiuto speciale pericoloso, quindi non più riutilizzabile ai sensi dell’attuale normativa ambientale e senza un corretto smaltimento può provocare notevoli rischi per l’ambiente e la salute di quanti ne vengano a diretto contatto; dal punto di vista dei rischi connessi alla produzione ed all’uso di manufatti di legno trattati al creosoto, si sottolinea che qualificati studi clinici ed epidemiologici hanno definitivamente stabilito la cancerogenicità del benzo[a]pirene contenuto in esso e particolarmente dannosa viene ritenuta la prolungata esposizione per contatto”;
Sembra che alcuni studi confermino anche che il contatto di questi materiali potrebbe avere effetti cancerogeni anche dopo anni. Si potrebbe verificare che bambini che 10 anni fa sono stati a contatto con questo nefasto materiale, potrebbero avere adesso gli effetti cancerogeni di cui si stà parlando.
Infine il Parlamentare di Sel- SI Zaratti così conclude: “nel nostro Paese risulterebbe ancora frequente l’immissione sul mercato come «usato tolto d’opera» di traversine ferroviarie dismesse ed utilizzate in diverse opere di sistemazioni stradali e di contenimento terre, sottraendo tali prodotti dall’applicazione di qualsiasi disposizione della disciplina di smaltimento dei rifiuti –: se sia a conoscenza di quanto denunciato dagli amministratori locali del comune di Arcinazzo Romano e quanto secondo le risultanze note al Ministro risulti ancora diffusa nel Paese la prassi relativa alla commercializzazione delle traversine ferroviarie dismesse impregnate di creosoto”.
Questo increscioso gravissimo episodio sicuramente potrà avere ripercussioni sui responsabili che hanno provocato questa situazione, in primo piano il Sindaco Troja, il quale ha preso con leggerezza la questione di mancata tutela della salute dei cittadini.
Attualmente sembra che il Parco sia rimasto chiuso per mano della decisione della ASL.
Su questo episodio alcuni cittadini indignati hanno affermato: “Come fanno questi amministratori di Maggioranza a dire che amano il Paese, se non ci fosse stata una opposizione attenta e qualche media che non è funzionale ai disegni del sindaco, la questione sarebbe ancora rimasta all’ oscuro, come molti altri fatti che probabilmente vedranno la luce per merito del controllo dell’opposizione, che sta tenendo i riflettori accesi sull’operato della Maggioranza”.
Ancora una volta le regole non sono state rispettate da parte del Comune.
Dure le dichiarazioni dei cittadini più indignati: “Si predica bene e si razzola male, questo è quanto succede in questo Paese da oltre venti anni. La Maggioranza dice pure che ama il paese e che quelli che non ci vivono non dovrebbero “parlare”. Anzi si vende in modo curioso che il Paese è uno dei più virtuosi. Non sapevamo che tacere su un inquinamento del genere per anni rientrasse nelle virtù del Comune, per mezzo del suo Sindaco. Certo fino ad ora gli ha fatto comodo questo atteggiamento. Bella pubblicità per gli altri Paesi che cercano invece gente per ripopolare, anzi la pagano.
Questo è suicidio politico, in quale altro modo si poterebbe chiamare? Non possiamo lasciare il Paese in mano a questi barbari”.
Da più parti si richiede a gran voce il rispetto delle regole; dall’opposizione, dai cittadini, adesso anche dal Parlamento (che non dimentichiamo ha il compito anche del Controllo degli atti della Pubblica Amministrazione), gli Amministratori di Maggioranza avranno imparato qualcosa?
Staremo a vedere.
G. De Santis
Fonti:
http://siamoarcinazzo.altervista.org/creosoto-interrogazione-parlamentare/
Camera dei Deputati: INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/09650 CAMERA