Arcinazzo Romano (Lazio) 08 luglio 2017

ARCINAZZO:Luca Marocchi in difesa dell’ Ospedale di Subiaco.

ARCINAZZO:Luca Marocchi in difesa dell’ Ospedale di Subiaco.
Chiede al Sindaco Troja e alla sua Giunta una delibera in favore del mantenimento del Reparto di Terapia Intensiva.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Garantisce cure gratuite agli indigenti. L’art. 32, comma 1, della Costituzione stabilisce che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». La tutela da parte dell’ordinamento sanitario dovrebbe assicurare lo stato di benessere fisico, mentale e sociale, per consentire all’individuo di integrarsi nel suo ambiente naturale e sociale e non ricorrere a strutture private.

L’ affermazione di questo diritto dovrebbe esistere a prescindere dalla capacità contributiva dei cittadini stessi, solo in questo modo la salute diventa un diritto fondamentale. Questo si ottiene dal fatto che il sostegno alle cure anche a coloro che hanno redditi modesti e vivono situazioni di indigenza, sia in difesa per un trattamento indispensabile a tutela della loro salute.
In quest’ottica e in questo senso la salute rappresenta un interesse della collettività, poichè trascende dalle condizioni economiche del singolo individuo e rientra nel patrimonio sociale comune.
Sui principi e sulle realtà oggettive in materia di sanità sono intervenuti più volte gli organi giurisdizionali, Tar, Consiglio di Stato e spesso anche la Corte Costituzionale, per chiarire la giusta applicazione dei diritti costituzionali in materia di diritto alla salute.

I problemi della riduzione dei reparti sanitari del complesso Ospedaliero A.Angelucci di Subiaco sono stati oggetto del contendere nella difesa del diritto alla salute e in questo senso, movimenti di protesta e istituzioni hanno spesso fatto sentire la loro voce, cercando di difendere l’Istituzione Sanitaria pubblica che con i propri reparti ha offerto e garantito il servizio sanitario ad un bacino di utenza comprendente tutta l’Alta valle dell’Aniene che racchiude più di trenta Comuni.

Purtroppo i problemi dei tagli alla Sanità hanno lo stesso comune denominatore: favorire il privato per affossare il pubblico. Inoltre la fonte di contribuzione delle addizionali Irpef, e la stessa Irpef nelle buste paga dei lavoratori e pensionati, diventa un balzello inutile se a guadagnarci sono le strutture private.
Ultimamente per la difesa dei reparti essenziali come il mantenimento delle funzioni di Pronto Soccorso e dei letti di Terapia Intensiva dell’ Ospedale A.Angelucci, sono intervenuti diversi soggetti, tra i quali il Movimento 5 Stelle, ricorrendo sino al Consiglio di Stato.
Queste alcune loro motivazioni contenute nella sentenza (link in fondo all’articolo) : “Con riguardo al decreto n.80/2010, i ricorrenti riferiscono che, nell’ottica di una riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, l’Ospedale Arnaldo Angelucci di Subiaco (Rm) , pur trovandosi in un territorio prevalentemente collinare/montuoso con un’alta densità turistica, e servendo ben trenta Comuni della zona dell’Alta Valle dell’Aniene, in una posizione disagiata da un punto di vista orografico e ben distanti dagli altri Presidi ospedalieri, ha subìto uno smantellamento di vari reparti ed una carenza di personale medico e infermieristico tale da mettere a repentaglio una sicura attività di medicina d’urgenza, in violazione degli articoli 2 e 32 della Costituzione e con danno erariale a vantaggio del privato”.

L’esplicitazione di questi motivi è ben evidenziata – sempre nel ricorso al Consiglio di Stato – con le seguenti motivazioni: “Ritengono, inoltre, altrettanto illegittimi i decreti U00300, U00258, U00262 del 2013, in quanto emanati in contraddizione con il decreto n.80/2010 e con danno erariale a vantaggio del privato. In particolare, rappresentano che il Commissario straordinario regionale avrebbe preferito dare priorità agli accreditamenti dei privati (RSA Icilio Giorgio Mancini di Arcinazzo (Altipiani n.d.r.) – Comune appartenente al distretto G4), anziché prima definire il riassetto degli ospedali pubblici in via di riconversione”.

Il Consigliere Luca Marocchi, capogruppo di opposizione delle lista di SIAmoArcinazzo, nonché rappresentante alla Comunità Montana, prova a sensibilizzare il Sindaco di Arcinazzo nel prendere posizione in difesa delle prestazioni che l’ Ospedale Pubblico di Subiaco dovrebbe e deve garantire. Nel comunicato del capogruppo dell’opposizione pubblicato nel blog omonimo SIAmoArcinazzo, Luca Marocchi propone l’adozione di una deliberazione comunale per il mantenimento dei letti del reparto di Terapia Intensiva nell’ Ospedale A.Angelucci di Subiaco.: “ La Regione Lazio con il Decreto U00222 del 2017 ha di fatto cancellato il mantenimento del reparto di Terapia Intensiva. L’associazione per la tutela della salute e dei diritti del malato ‘Antonio Lollobrigida’, ha presentato una formale querela a tal proposito, richiedendo l’intervento e l’aiuto delle amministrazioni tutte della Valle dell’Aniene”.

In effetti il decreto U00222 taglia nei fatti il reparto terapia intensiva con una “errata corrige” del decreto precedente. Presumibilmente la querela è scattata per questo. Richiamandosi poi ai principi della Costituzione già editati all’inizio di questo articolo, il Marocchi chiede al sindaco Giacomo Troja e la sua Giunta di adottare una deliberazione/atto formale che sia improntata/o alla riqualificazione e al ripotenziamento dell’ospedale Angelucci con riferimento al Reparto di Terapia Intensiva, chiedendo l’ incremento dei posti letto,per fornire in questo modo sostegno concreto richiesto dall’associazione ‘A.Lollobrigida’ ”.

I cittadini di Arcinazzo, si attendono che questa richiesta del Marocchi verso il sindaco e la sua Giunta dia il frutto sperato, aspettano da parte dell’ Amministrazione Comunale la presa di posizione in difesa dell’ unico Ospedale Pubblico della zona.

Pur non avendo riserve su nessun personaggio politico dell’Alta Valle dell’Aniene, diventa difficile credere che il Troja vada “contro” una struttura privata, a detta di molti cittadini, “suo bacino elettorale” ormai da molto tempo. Vedremo!

Da questo atto, la delibera richiesta dal Marocchi, i cittadini capiranno chiaramente se il Comune di Arcinazzo difende le strutture pubbliche fondamentali per garantire la salute delle popolazioni, oppure percorre altre strade come quelle di istituire strutture private, legittime senza dubbio, ma costose e che non tutti si possono permettere. Oppure escogiterà una posizione di cerchiobottismo privato/pubblico.

Giorgio De Santis

http://siamoarcinazzo.altervista.org/ospedale-a-angelucci-di-subiaco-proposta/

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=ICNE2UBPLT74YCPC3RBXECHSP4&q=ospedale or Subiaco

http://www.aslromah.it/operatori/decreti/doc/DCA 80 – 30 Set 2010_rete.pdf
http://www.regione.lazio.it/binary/rl_sanita/tbl_normativa/SAN_DCA_U00222_15_06_2017.pdf
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