Arcinazzo Romano (Lazio) 02 agosto 2017

ARCINAZZO: MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE. La lite continua.

ARCINAZZO, MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE. La lite continua.
Linea di confine, nelle accuse si rischiano “azioni legali” o sono solo minacce?

Ennesima lite epistolare tra Opposizione e Maggioranza. Uno degli ultimi volantini dell’opposizione SIAmoArcinazzo dal titolo “Teatrino”, rivolge piccanti apprezzamenti alla maggioranza che li ha accusati di atteggiamento passivo. La minoranza ha offerto il fianco perchè abbandonò l’aula invece di continuare a presenziare il Consiglio.

I fatti iniziano nel consiglio Comunale del 30 marzo 2017, undici punti all’ordine del giorno.
In quella sede – leggendo il volantino “incriminato” – si contesta la destrutturazione dell’art. 44 del Regolamento del Consiglio Comunale. In sintesi l’articolo fa riferimento alla non costituzione di Commissioni Consiliari nelle quali dovrebbero/devono far parte consiglieri di maggioranza e di opposizione, altrimenti non potrebbero definirsi DEMOCRATICHE.
(Lezioni di democrazia?!)

Nelle suddette commissioni si può (si deve!!!) allargare la partecipazione coinvolgendo cittadini dell’area di maggioranza e di opposizione e/o comunque anche neutrali. L’amministrazione invece nomina comitati ad hoc, con membri della vecchia maggioranza, sindaco e vice sindaca compresi.
Tutto questo riguarda il metodo. Il sindaco, la giunta i consiglieri di maggioranza e opposizione dovrebbero attivare queste commissioni. Anche i cittadini dovrebbero iniziare a sollecitare e ad avanzare proposte per attivare una pratica DEMOCRATICA che manca da diversi decenni nel Paese.

I temi da affrontare sono e saranno molti, alcuni di attualissima quotidianità, come l’acqua, le tariffe Tari, creosoto, inquinamento ambientale, metodi di appalto e tanti altri ancora. I temi scottanti come lo smaltimento del creosoto, i metodi di gara molto discutibili sull’affidamento di concessioni e gare, come la videosorveglianza, oggetto di Interrogazione Parlamentare, il parcheggio multipiano e molto altro ancora. Da chiarire definitivamente gli sprechi enormi delle spese del Premio Nazionale Cultura 740.000 euro.

Si può intuire la difficoltà dell’attuale amministrazione che, salvo pochi neofiti, governa il Paese da almeno venti anni, riducendolo all’agonia, come sostiene molta parte della cittadinanza.

I temi affrontati quindi, non sempre configurano modalità democratiche che vorrebbero più coinvolgimento della popolazione nelle commissioni consiliari. Sarebbe stato auspicabile ad esempio che, nella gestione delle traversine del creosoto, dove l’attuale sindaco e la precedente giunta hanno avuto grosse responsabilità, si fossero attivati con la commissione Sanità e Ambiente e Tutela Altipiani ed anche Vigilanza e Controllo. Insomma si sarebbero attivate in un colpo solo, ben quattro commissioni consiliari. Invece? Nulla!!!. La gestione dell’incresciosa vicenda è rimasta in mano a pochi e solo della maggioranza, anzi pare che un ingegnere incaricato sia parente del sindaco. In questo modo si garantiscono trasparenza, legalità e democraticità?
I temi sui quali la maggioranza stessa è scivolata generando omissioni e confusioni della realtà, hanno fatto infuriare la risposta dell’opposizione SIAmoArcinazzo con il volantino incriminato.
La questione del creosoto installato dalla maggioranza che in una delibera (la D.G.n. 44 del 12 apr 2017) definisce l’esposto alla Procura “esposto di un privato cittadino”, deformando la realtà. Questo atteggiamento ha fatto infuriare l’opposizione e molti cittadini.
In realtà l’esposto è stato inoltrato dai consiglieri di minoranza in conformità a un verbale della Commissione Tutela Altipiani. Il sindaco e la sua amministrazione pretendono addirittura di cautelarsi per essere risarcitì, nominando avvocati pagati dai cittadini. Da chi e che cosa dovrebbero essere tutelati? Dai danni che hanno generato loro stessi posizionando il creosoto?. Questi atteggiamenti hanno indotto indignazione da parte degli esponenti dell’opposizione i quali hanno firmato l’esposto in Procura, Anticorruzione, Corte dei Conti, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri .
Diversi argomenti hanno toccato anche la storia dei debiti fuori bilancio, soprattutto precedenti, sulla quale vicenda il sindaco presumibilmente rischiava e forse rischia la decadenza e la non rieleggibilità per non averli riconosciuti. E’ ancora in atto un’indagine presso la Corte dei Conti prodotta da un esposto inviato da Alessandro Callari membro della precedente opposizione Alternativa per Arcinazzo.

Osservazioni riguardanti il precedente Revisore dei Conti toccano temi contabili che meriterebbero il controllo degli stessi bilanci da parte di Autorità preposte a questo controllo come la stessa Corte.
Altre materie come la riduzione della Tari – prevista da moltissimi comuni, anche limitrofi ad Arcinazzo – riguardanti cittadini proprietari di seconde case che producono pochi rifiuti. Al massimo la presenza dei quest’ultimi è ipotizzata intorno ai due o tre mesi l’anno e avrebbe tutte le carte in regola per usufruire della riduzione, come ha fatto il Comune di Trevi, vicinissimo a Arcinazzo. La penalizzazione prevista nella delibera del Comune genera dunque un’applicazione ingiusta della legge che si basa sul principio: “Chi più inquina più paga”. Sulla stessa tematica non è ancora chiaro e meriterebbe approfondimenti con l’accesso agli atti, la questione del Bando della raccolta differenziata che doveva essere esperita nel 2014. Nessumo ha mai dato spiegazioni.
Altra inquietante vicenda – denunciata nel volantino dell’opposizione – riguarda il valore del terreno agricolo degli Urbani che il Comune acquistò a 3€ e attualmente vuole rivenderlo a 40€ come area commerciale . Domande legittime: chi ha fatto la stima? Poi, si può rilanciare il commercio in questo modo? L’opposizione aveva proposta una riduzione del 70%.

Tutti temi sui quali la minoranza avrebbe voluto una larga partecipazione dei cittadini, ad esempio attraverso le Commissioni. Il volantino di protesta dell’opposizione invece ha avuto l’effetto di ricevere le minacce della maggioranza guidata da Giacomo Troja.
I toni si fanno aspri e le battute, rimbalzano da una parte all’altra a tal punto che il Sindaco e il vice sindaco intimidiscono “azioni legali” provando a sfidare l’opposizione. Quest’ultima non solo non si è fatta intimidire, rivendicando la paternità del volantino messa in dubbio dal sindaco e la sua maggioranza, ma attende con serenità gli eventi.
L’essere allergici alle critiche – anche aspre – è una costante della maggioranza, e ha creato il sospetto in buona parte dei cittadini, che l’amministrazione stessa non si deve disturbare, neanche quando genera danni gravi all’ambiente e quindi ai cittadini stessi.

Diversi cittadini ormai stanchi di queste diatribe, auspicherebbero che i problemi oggetto del contendere fossero affrontati in riunioni pubbliche, coinvolgendo gli elettori stessi, di tutte e due le parti, i sostenitori della maggioranza e dell’ opposizione, per offrire soluzioni adeguate e provando a stemperare l’acceso “dibattito” e comunque ad ottenere chiarezza.

Vale la pena rieditare un intervento del sociologo Emilio Lupi il quale qualche anno fa poneva le seguenti domande:
“Interrogativi ed elaborazioni di una saggia amministrazione che dovrebbe ancora porsi. Una casa della cultura sottostante piazza Santa Lucia, completamente inoperosa e che dovrebbe rappresentare il centro vivo e il convivio della discussione e crescita dei nostri cittadini. Una casa della Cultura che è venuta a costare per la ristrutturazione un ingente somma di euro. Letteralmente inutilizzata se non a uso e consumo improprio della maggioranza, che divenga una diversa gestione”.
Le cinque righe espresse dal sociologo Lupi, insieme a commenti espressi sulla stessa lunghezza d’onda di molta cittadinanza, esprimono sete di sapere e soprattutto fame di partecipazione al processo della vita democratica di Arcinazzo.

Uno degli esponenti sostenitori della lista SIAmoArcinazzo, Roberto Callari, infine dichiara: “Questo atteggiamento del sindaco prima o poi produrrà frutti amari allo stesso sindaco poichè egli stesso lo ha seminato. Il sindaco dovrebbe conoscere per esperienza che chi semina vento raccoglie tempesta. Forse dovrebbe ripassare l’educazione civica….è dovere di un Sindaco bianco, rosso o verdone riportare la propria comunità nei binari di una convivenza civile e pacifica”.

In sintonia con queste massime è bene ricordare un articolo del D.p.R. 104/85, che da più di trenta anni vige nelle scuole elementari ed è: EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA. Forse l’argomento meriterebbe approfondimenti e confronti in pubblica piazza, a giovarne sarebbe la popolazione intera.
Giorgio De Santis

http://unitiperarcinazzo.altervista.org/ennesima-sceneggiata/
http://unitiperarcinazzo.altervista.org/376-2/
http://siamoarcinazzo.altervista.org/se-la-cantano-e-se-la-sonano/
http://siamoarcinazzo.altervista.org/arcinazzo-romano-in-stand-by-a-casa-riceviamo-e-pubblichiamo/
http://siamoarcinazzo.altervista.org/ripristino-viabilita-locale-a-fronte-eventi-atmosferici-ottobre-2015/
http://www.anoilaparola.it/valori-diritti/educazione-alla-convivenza-democratica-principi-costituzionali-scuola-e-societa/
http://www.comunearcinazzoromano.it/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/table-delibere-public-page/3/atto/G1WpBNUT3PT0-A