Arcinazzo Romano (Lazio) 23 agosto 2017

ARCINAZZO: Magnalonga di polemiche.

ARCINAZZO: Magnalonga di polemiche.
“Chi ha il pane non ha i denti, chi ha i denti non ha il pane!!!”.

Arcinazzo d’estate punta a qualificarsi per l’evento culinario chiamato “magnalonga”, una maratona di degustazione dei prodotti locali caserecci innaffiati dal buon vino locale. Sicuramente anni fà l’iniziativa nacque sotto i migliori auspici e propositi, che presumibilmente miravano ad includere la rivalutazione del centro storico e le piccole locande.

L’evento tanto atteso ha visto partecipare 360 persone. In questo contesto qualsiasi amministrazione comunale avrebbe valorizzato i prodotti locali, le attività commerciali del luogo e in particolare l’unica industria di Arcinazzo che garantisce il posto di lavoro a dieci persone.

Infatti il forno del Paese esprime una piccola àncora di salvataggio per la disoccupazione, in risposta al momento di crisi economica che sta costringendo i piccoli centri allo spopolamento.
Il comitato dei festeggiamenti del patrono S.Giorgio purtroppo, non ha colto questi intenti e realtà, ha scelto invece la via del boicottaggio. L’uso del pane del forno nostrano non ha avuto il loro gradimento e così l’acquisto si è indirizzato altrove.
Indignati i gestori del Forno i quali hanno esternato il proprio pensiero su Instagram e nel blog SIAmoArcinazzo.

Da tempo molti cittadini avevano notato che il Comitato dei festeggiamenti era composto da consiglieri di maggioranza, integrato da persone facenti parte le vecchie amministrazioni. Questo per molti ha destato più di qualche sospetto generando dubbi e perplessità per la gestione della Festa principale dell’anno, quella del patrono S.Giorgio. Puntualmente i sospetti si sono rivelati fondati. Sono stati esclusi infatti, i cittadini che la pensano diversamente dall’attuale compagine che da un paio di anni gestisce il Comune. Eppure si chiamano Uniti?per Arcinazzo, – commentano alcuni cittadini – di fatto sono uniti (tra loro) per escludere tutti gli altri. Diversamente non si spiegherebbe questo atteggiamento autolesionista che esclude l’anima produttiva del Paese.

Altri cittadini rincarano la dose: ”Come loro hanno sempre sostenuto che amano il Paese e questo è il loro modo di amarlo? Boicottando quel poco di vivo che è rimasto? Ma non si accorgono che lo hanno distrutto e continuano a farlo? Ci saremmo aspettati un minimo di riconciliazione fattiva non solo con le parole dei loro comunicati, ma almeno nella festa che dovrebbe essere di tutti non di una sola parte.”

Il fatto è stato commentato anche su Facebook, alcune cittadine e cittadini hanno postato nei commenti che è una vergogna, che questo modo di fare andrebbe denunciato con manifesti per il Paese visibili a tutti.

La critica affonda nel particolare per una delle gestrici del forno che così commenta:
“La mia è un ‘ azienda che con mille difficoltà cerchiamo di mandare avanti, con 10 dipendenti in forza e quindi con 10 posti di lavoro offerti ! Quello che ha spinto me e mia sorella – sostiene Serenella Peperoni – a scrivere sui nostri profili Instagram e Facebook è stata l’indignazione di molte persone venute oggi al forno durante la fiera che ci chiedevano il perché del fatto che nè alla Magnalonga né allo Stand era presente il nostro pane”.
“La gente ormai conosce il nostro pane – continua – e sicuramente mangiandolo avrà capito che quest’ anno non era tale. !!!!!!! E allora indignate ancor di più e non sapendo cosa e come rispondere abbiamo deciso di far sapere il fatto. Cosa molto grave”.

Gli fa eco la minoranza/opposizione SIAmoArcinazzo che nel rispettivo blog dichiara:
“Con profondo rammarico ed altrettanto stupore abbiamo appreso che: il “Famigerato” Comitato festeggiamenti 2017 (alias la “Maggioranza” comunale &Co) ha di fatto diniegato, in occasione dell’evento Magnalonga, i servigi dell’azienda Panificio Peperoni Mario di Peperoni Serenella preferendogli altri. L’azienda appena citata è una delle poche realtà economiche di cui il nostro Comune può fregiarsi; è uno dei pochi vanti che il nostro Paese possiede.”

“Ebbene Lor Signori, – continuano – invece di favorire la realtà in loco, hanno preferito rivolgersi altrove. Questi però sono gli stessi che si riempiono quotidianamente la bocca con parole come: “Bene per il Paese”, “Favorire gli interessi locali” e via discorrendo. La verità è che, codesti, favoriscono solo ed esclusivamente i loro interessi personali e settoriali a discapito di quelli collettivi”.
E ancora, dopo due anni di “nuova” amministrazione l’immobilismo è totale.

Altri cittadini invocano a gran voce le dimissioni, “poiché questo è un fatto veramente grave, questi amministratori vogliono la fine del Paese ormai agonizzante”.
Sull’andamento della manifestazione non mancano note polemiche che alcuni cittadini racchiudono in queste parole:
“Una vergognosa manifestazione di ubriachi, defecazioni e vomiti per il Paese”. Anche quest’ altro aspetto dell’organizzazione andrebbe approfondito. Alcuni turisti hanno dichiarato che dopo tre giorni vi erano ancora tracce di rifiuti nel Paese.

In merito all’indirizzo cui il Comitato si è rivolto per acquistare il pane, alcuni cittadini ironicamente hanno dichiarato: “Sicuramente sapremo il luogo dove hanno acquistato il pane per la magnalonga, poiché la trasparenza delle voci contabili di tutta la Festa evidenzierà minuziosamente le spese effettuate.”
Forse a questo punto il tutto andrebbe rivisto e programmato in modo accettabile.

G.De Santis

Fonte:
http://siamoarcinazzo.altervista.org/chi-ha-il-pane-non-ha-i-denti-chi-ha-i-denti-non-ha-il-pane/