ARCINAZZO: Maria Lidia Mancini lascia la lista UnitiperArcinazzo, dopo l’ennesima delusione del Sindaco. In questa intervista tutto il suo disappunto.
Il Comune di Arcinazzo Romano sta organizzando per Maggio un convegno sul lavoro, per Maria Lidia Mancini è l’ennesimo fumo negli occhi che non creerà lavoro per i giovani di Arcinazzo.************************************************************************
Intervistiamo oggi Maria Lidia Mancini consulente del lavoro, candidata nel Maggio scorso per la lista Uniti perArcinazzo. La sig. Mancini pur riportando gli stessi voti di chi attualmente siede sui banchi del Consiglio Comunale, non è stata eletta perchè la legge prevede la nomina del più anziano a parità di voti. Vale la pena di ricordare le origini culturali della sig. Mancini, infatti la piazzetta del rione Colle dove ha trascorso parte dell’adolescenza è stata dedicata alla nonna Lidia Castellani stimata insegnante del Paese, punto di riferimento culturale di Maria Lidia.
La Mancini è riuscita a creare in Arcinazzo un progetto di apertura di un punto CAF e PATRONATO per garantire assistenza a tutti i cittadini, mirato a salvaguardare i diritti di quest’ultimi e a volte, la loro dignità. Accreditata dalla Regione Lazio per l’Agenzia del Ministero del Lavoro. Lo scorso anno Maria Lidia con la candidatura alla lista UnitiperArcinazzo, guidata dall’attuale sindaco Giacomo Troja, ha dimostrato di possedere un valore aggiunto e non solo, infatti i suoi voti sono stati determinanti per far vincere le elezioni e riconfermare il sindaco. ****************************************************************************************************
DOMANDA:
Maria Lidia che cosa ti ha spinto a cambiare idea in meno di un anno dal 31 maggio 2015?*****
RISPOSTA:
Oggi sono obbligata dalla mia coscienza a fornire delle spiegazioni alla gente che ha creduto in me e che ancora vuole conversare, per chiedere aggiornamenti. A quasi un anno di distanza non si è assolutamente realizzato nulla, neanche in embrione di quelle proposte e progetti da me ideati, nonostante la mia ricerca di contatto “pragmatico” sia verbale (tramite telefonate e incontri) che scritto (con e-mail varie) con il sindaco.
La mia richiesta di avere un affidamento di un incarico esterno con rimborso spese per poter attuare con il Comune i progetti concordati. Gli stessi progetti, potevano trovare pratica attuazione con i fondi previsti dal settore delle Politiche Attive del Lavoro e dal contributo mensile riconosciuto dalla Regione Lazio grazie al sistema dell’Accreditamento. Tutto questo è fallito e non si è ottenuto nemmeno una disponibilità di locali comunali in comodato d’uso gratuito. Le risposte sono state vane e ancora, ancora parole (come cantava la grande Mina), inconsistenti promesse o proposte di mettermi a disposizione, ma a vantaggio di chi? Della collettività? O dei soliti ignoti?.
Per comprendere i dettagli di un progetto per poi affidarlo a persone più controllabili e sottomettibili anziché alla sottoscritta, che ha sempre richiesto la chiarezza e la trasparenza, ed è una mente pensante non arginabile sotto nessun potere soprattutto quando questo potere è mancante di rispetto e di capacità di ascolto profondo delle necessità della popolazione e non vuole trovare soluzioni vere ai problemi. Allora se è così io non ci sto assolutamente.*****
D. Quindi, nonostante le continue delusioni, hai tentato di nuovo l’ultimo approccio per cercare di valorizzare la tua esperienza e soprattutto per fornire ai giovani di Arcinazzo, interessati al Lavoro, una prospettiva chiara e competente?*****
R. Si ed è stata una delusione totale, sotto tutti i punti di vista. Il tutto stà volgendo al ribasso, sia nei contenuti che nel metodo per portare avanti un argomento centrale come il lavoro.
Penso di essere tra le persone qualificate, preparate, dialetticamente e caratterialmente predisposte ad interfacciarsi con gli altri. Mi sento sinceramente offesa nell’essere stata di nuovo defenestrata, strumentalizzata e soprattutto non rispettata professionalmente da un LUI che accentra tutto sulla propria persona non lasciando spazio a nessuno che non sia stato opportunamente scelto secondo i propri vantaggi. Non vengono accettati nè consigli ne suggerimenti da chi in alcune materie ha più competenza e preparazione e soprattutto non si vuole prendere atto della fine di un’epoca che non esiste più.*****
D. A cosa ti riferisci?*****
R. Alla cruda realtà che crea organismi (comitati, associazioni, cooperative chiamiamole come vogliamo) o incontri o convegni solo per mettere fumo negli occhi della gente e far vedere che qualcosa si muove, ma tutto resta immutato ed immobile.*****
D. Assomiglia ad una operazione gattopardesca. Perché che cosa c’è in prospettiva?*****
R. Ora per esempio verrà organizzato un convegno, all’apparenza molto importante, con l’Assessore al lavoro della Regione Lazio al quale sono stata “invitata” per intervenire su alcuni temi sotto la supervisione dell’Assessore comunale addetto alle politiche giovanili con il quale dovrei collaborare. Ma collaborare in che senso? Ho espresso la richiesta di organizzare io l’evento, con un minimo di competenza in più – con tutto il rispetto per l’ assessore – per far sì che si realizzi fattivamente e qualitativamente qualcosa, ma nulla, non si può scavalcare l’Assessore comunale preposto. Ci tengo a sottolineare (perché verrà contestato proprio questo essendomi state presentati alcuni referenti regionali) che all’inizio mi sono di nuovo illusa che questo convegno fosse stato pensato per me e per il mio progetto, ma se poi il tutto viene organizzato e gestito da altri come fa ad essere il mio progetto? Io a questo convegno sarei il solito burattino nelle mani del burattinaio. Oggi esco dall’ombra e voglio essere come è giusto che siano i cittadini di Arcinazzo la protagonista degli eventi.*****
D. Perché il sindaco non si fida più di Te?*****
R. Non sono stata appoggiata per essere eletta come consigliere (come invece è stato fatto per gli altri), non ho avuto nessun tipo di assessorato (magari esterno) tipo la cultura per citare un esempio. Non ho avuto un semplice incarico esterno per poter lavorare. E questa è la lista “UNITI PER ARCINAZZO”? So solo che si sono create divisioni gigantesche tra le famiglie, gli amici, i cittadini. Questa non è la politica e non può essere la politica.*****
D. Allora probabilmente non interessava la tua competenza, ma semplicemente il bacino di voti che hai apportato alla lista UnitiperArcinazzo, adesso ribattezzati Dis-Uniti, come li chiama l’opposizione.*****
R. Io dovevo essere quella che sono, cioè l’elemento nuovo di una certa età, innovatrice, ma certo non ottantacinquenne con tutto rispetto per gli anziani ; perché ho sempre creduto nel valore dell’esperienza di vita e nella sua trasmissione alle altre generazioni, MA DIETRO LE QUINTE NON IN PRIMA LINEA accompagnata da giovani liberi, creativi, combattivi in un confronto costante ed in una sinergia costruttiva.******
D. Queste tue parole somigliano ai giudizi e le opinioni dei giovani di SiAmoArcinazzo.*****
R. Non dico tutto ciò per boria o presunzione perché, chi ha visto il mio modo di lavorare sa che sono sempre stata nell’ombra non avendo un carattere esibizionista, lo dico perché vorrei dare il mio esempio di vita vissuta con il LUI.*****
D. Che giudizio dai dell’operato della lista UnitiperArcinazzo alla luce di tutto quello che è successo in questi ultimi mesi in Consiglio Comunale. La minoranza è dovuta ricorre al Prefetto per far rispettare le regole al Sindaco.*****
R. Non mi piace dare giudizi su opinioni degli altri ma sono una persona che vuole vedere con i propri occhi e fare la propria esperienza per questo mi ritrovo solo ora a mettere nero su bianco quello che ho detto. Ebbene dico che ognuno di noi e dei giovani, dei cittadini di Arcinazzo, deve rimboccarsi le maniche, seguire le proprie passioni ed inclinazioni, credere nei propri ideali e lottare per costruirli senza aspettare la “chiamata” da lassù perché non ci sarà e se proprio arriverà sarà a caro prezzo, non solo della propria dignità ma tutto quello che si otterrà non darà la vera soddisfazione perché è necessario camminare sempre a testa bassa ed aspettarsi sempre di dare qualcosa in cambio per quello che si è ricevuto in tutto l’arco della nostra vita. E non crediamo ancora una volta a “MOLTO RUMORE PER NULLA”.*****
D. Questa opinione, ma è anche un giudizio politico, ti fa onore. E’ un segnale per tutti i giovani della lista UnitiperArcinazzo? E’ molto simile a quello esternato pochi giorni fà dalla lista di opposizione SiAmoArcinazzo.*****
R. Si è proprio così ho conosciuto da vicino quei validissimi giovani ho collaborato con loro all’ inizio con tanta voglia di fare “insieme” ma poi li ho visti cambiare e soprattutto alla fine a mio avviso allontanarsi dall’idea di essere un gruppo. A loro in questo momento vorrei dire che il futuro di Arcinazzo è nelle loro mani con le scelte che faranno e non nelle mani del Lui. Al posto loro m’impegnerei a creare una nuova compagine abbattendo le vecchie mentalità e i vecchi schemi che non funzionano più e soprattutto non hanno più potere come tanti credono ancora. Da qui farei partire la rinascita del paese ma non solo renderei Arcinazzo il fulcro ed il traino degli altri paesi limitrofi perché qui bisogna essere veramente UNITI ma non solo per Arcinazzo ma per tutta la Valle dell’Aniene.****************************************************************************************************************
Le parole che Maria Lidia ha espresso con coraggio e dignità mettono in luce il modo con il quale è stata composta la lista che governa Arcinazzo. La sua denuncia evidenzia un malessere che spesso viene soffocato da meccanismi che bloccano l’espressività dei giovani cittadini del paese dell’Alta Valle dell’Aniene. Sarà l’inizio di uno sgretolamento più ampio della lista Uniti(?)per Arcinazzo? In futuro si vedrà.***************************************************************************************************************
Roma, 21 Aprile 2016.*****
Giorgio De Santis