Arcinazzo Romano (Lazio) 22 maggio 2016

ARCINAZZO Romano: Sapori “amari” per Arcinazzo. INTERROGAZIONE sul fallimento di Sapori di Arcinazzo.

ARCINAZZO: INTERROGAZIONE sul fallimento di Sapori di Arcinazzo.
I sostenitori della lista SIAmoArcinazzo chiedono le dimissioni di Sindaco e Vice-Sindaco.

Il consigliere della minoranza SIAmoArcinazzo, Antonio De Santis (colonnello della Guardia di Finanza in pensione) ha inoltrato al sindaco Giacomo Troja una interrogazione con risposta scritta sul fallimento dell’Azienda Agricola denominata “Sapori di Arcinazzo”.
Della stessa azienda – come riportato nell’interrogazione – facevano parte metà dei Consiglieri di Maggioranza al Comune, i quali divennero loro stessi soci. Sembra inoltre che l’amministratore di questa società fosse l’attuale vice-sindaco Elvio De Santis.
Da tempo diversi cittadini che erano entrati in quota nella società, versando 4000 euro come accertato nell’interrogazione di A.De Santis, spinti da buoni propositi per lo sviluppo dell’economia locale, pensavano che sulla vicenda si sarebbe raggiunta chiarezza, ma si sono visti rimborsare, dopo il fallimento della società stessa,dal Curatore Fallimentare l’ esigua cifra di 200/250 euro.
Come elaborato nell’interrogazione la società fu costituita il 3 maggio 2006 – esattamente 10 anni fa – e l’attività prevalente riguardava la produzione dei derivati del latte locale.
Sembra inoltre che la stessa società a responsabilità limitata, avesse ottenuto diversi finanziamenti pubblici dalla Regione Lazio di allora. Da qui l’interesse pubblico dell’ interrogazione.
Alcuni cittadini hanno commentato: “La cosa più scandalosa da sottolineare è il fatto che, tra quote (oltre 300mila euro) e finanziamento pubblico intorno ai 200mila euro, sulla cui cifra è opportuno e doveroso effettuare accertamenti, non sia rimasto nulla.
Come li hanno utilizzati? Chi faceva parte della società? Che cosa ne è stato degli strumenti di lavoro e di tutta l’attrezzatura dei negozi ubicati presso l’edificio Traiano Imperatore di Alessandro Lupi?.
A questo proposito lo stesso A.Lupi ha acquistato delle quote della Società Sapori di Arcinazzo?
E’ stato pagato l’affitto al proprietario dell’ Hotel Imperatore A.Lupi? Anzi, il coinvolgimento relativo al Lupi è un capitolo che – secondo questi cittadini – andrebbe chiarito con un esposto alla magistratura, per capire e chiarire tutti gli intrecci che potrebbero di svelarsi con questa storia dei sapori e se l’intreccio con la transazione del debito e relativo scorporo del parcheggio antistante il Residence c’entri qualcosa”.
Il consigliere Antonio De Santis alla fine dell’interrogazione pone diverse domande al Sindaco. Chiede di conoscere:
Ruolo incarichi e responsabilità degli ex Amministratori e/o dipendenti comunali e l’entità di eventuali compensi percepiti dalla società;
– Cause modalità e responsabilità dello scioglimento e liquidazione dell’impresa;
– L’origine e provenienza dei prodotti commercializzati nel punto vendita dell’azienda;
– Eventuali contributi erogati da Enti pubblici percepiti dalla società;
– Infine se la cifra di 200/250 euro è stata corrisposta dal curatore fallimentare a tutti i 40 soci dell’impresa.
Infine molti sostenitori della lista SIAmoArcinazzo si chiedono: “Come è possibile che dal 2006 nessuno, opposizioni comprese, abbiano sentito il diritto e il dovere e di conoscere tutta la verità su questa storia incredibile, oltre e soprattutto i possessori di quote.
Ci voleva questa interrogazione per rinfrescare la memoria collettiva?

Tutta questa vicenda ha dell’ incredibile. Questi personaggi hanno combinato questo e altri disastri. Resta un mistero come hanno avuto ancora il consenso elettorale, o forse il mistero comincia a diradarsi proprio adesso. A proposito – continuano infine indignati i sostenitori della lista SIAmoArcinazzo – tra una settimana è l’anniversario delle elezioni, per festeggiare, al sindaco e al vice sindaco consigliamo caldamente di dimettersi, non possiamo più permetterci di pagare questi amministratori incapaci mentre il Paese boccheggia. Eppure il Sindaco, mai domo, ripete che è la storia (negativa) di Arcinazzo, ma il buon senso e l’umiltà dove ce l’ha?
L’interrogazione andrebbe estesa alla Regione Lazio, corredata da accesso agli atti. E anche la Corte dei Conti dovrebbe essere investita della questione”.
Vediamo se il sindaco risponderà a tutti questi interrogativi.

G.D.S.

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