ARCINAZZO: SECONDO IL SOCIOLOGO: “IL PAESE E’ BLOCCATO”!!!
Sempre sulla diaspora Sindaco-Opposizione pubblichiamo l’opinione del Prof. Emilio Lupi, sociologo e studioso dei fenomeni che attraversano, in questo momento, la piccola cittadina dell’Alta Valle dell’Aniene. Per Emilio Lupi – sociologo di lungo corso – il paese è bloccato, infatti così esprime il suo pensiero:
“Il paese bloccato è proprio Arcinazzo Romano. Bloccato nel dialogo e nel pluralismo democratico.
Un paese che non ha ancora appreso il bene inestimabile della democrazia e che cosa significa “libertà”, “uguaglianza”, “fraternità”: i valori indissolubili dell’illuminismo e della rivoluzione francese.
Questa citazione calza perché dovrebbe ridestare una coscienza storica e di riflesso una coscienza individuale e sociale”.
Il riferimento alle cronache di questo periodo inquadrano bene il contesto che si stà vivendo, così prosegue il prof. Lupi:
“Mi riferisco soprattutto ai giovani, che ancora non colgono il profondo significato della libertà e della piena autonomia.
Una generazione che vuole vivere all’ombra di un leader che ha determinato nel tempo una sorta di mito della caverna platonica dove, purtroppo, ognuno ha paura di uscire e di esprimere liberamente le proprie idee”. Lo stile del prof. Emilio Lupi, sembra addolcire la situazione che il Paese sta vivendo, ma descrive chiaramente il quadro della situazione ormai espressa da anni, infatti così prosegue:
“Una forma di condizionamento ed al contempo di subordinazione.
Il potere è sempre il risultato di un processo democratico. Democrazia stigmatizzata dal proprio leader che, una volta ottenuto il consenso, lascia discutere sulla falsariga delle proprie idee. Questa non è democrazia. I tempi sono cambiati e oggi più che mai urge la necessità di un messaggio nuovo e di una libertà di pensiero.
I giovani del nostro paese devono autonomamente impegnarsi, approfondire la problematica della democrazia, devono insorgere a questa forma di condizionamento e di subordinazione che è contro i dettami della costituzione”.
La denuncia sulle clientele, ha per il sociologo, una lunga data ed una lunga durata e sembra che negli anni non si sia potuta arrestare proprio per il blocco psicologico e anestetizzante elargito da personaggi di lungo corso della politica, infatti l’analisi del sociologo così prosegue:
“Questo potere clientelare che si è determinato a larghe maglie a partire dagli anni 1962, sin dall’inizio del centro-sinistra.
Un potere anticostituzionale e che si è determinato anche nel nostro Paese.
Un leader che si rispetti deve necessariamente richiamarsi ai valori e ai principi della Costituzione, deve saper indirizzare i giovani, deve responsabilizzarli, deve farli crescere riconoscendo loro un proprio e autonomo spazio, anche eventualmente nell’errore. Questo, sì, che è il vero ruolo di un leader che rispetta il processo democratico di una comunità”. Insomma la saggezza di chi analizza i processi storici e sociali, non poteva essere meglio espressa, per far comprendere al sindaco in questione che, non solo siamo tutti uguali nell’esprimerci e nel farci comprendere, ma l’uguaglianza in questo contesto deve configurare i poteri di ognuno e l’uso giusto e corretto di usare questi poteri. Come direbbe il prof. Lupi, sociologicamente e democraticamente parlando invitiamo il sindaco, ma anche tutti i cittadini alla rilettura della lettera ad una Professoressa di Barbiana sull’uguaglianza di farsi capire, che don Milani scrisse. “Uguale è farsi capire……”.
Giorgio De Santis