Ferrara (Emilia-Romagna) 01 marzo 2018

ARTE E PSICHE VIAGGIO NEI TERRITORI INTRICATI DELL’ANIMA

DI SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI

ARTE E PSICHE, IL VIAGGIO NEI TERRITORI INTRICATI DELL’ANIMA RIPERCORSO NELLA MOSTRA A PALAZZO DEI DIAMANTI
Densa di mistero, poesia dove si intrecciano luci e ombre a caratterizzare le emozioni, è la mente umana di cui conosciamo molto, ma molto altro resta ancora da indagare. Mentre scienziati e letterati all’alba della modernità erano intenti a sondare gli angoli più nascosti della psiche, alcuni artisti inquieti e visionari sperimentarono linguaggi visivi nuovi e originali, capaci di dare forma e visibilità ai regni dell’immaginazione e del sogno, facendo risuonare la voce mutevole degli stati d’animo ora di paura e smarrimento, ora di speranza e attesa. A restituire l’energia fatta di gioia e paura, passione ed estasi, smarrimento e inquietudine, raccontata da artisti che hanno svelato i lati oscuri e solari, enigmatici e autentici delle emozioni che appartengono all’individuo nel suo relazionarsi con persone, fatti e situazioni, è la mostra STATI D’ANIMO ARTE E PSICHE, TRA PREVIATI E BOCCIONI che apre a Ferrara il 3 marzo 2018 a Palazzo dei Diamanti.
Curata da Chiara Vorrasi, Fernando Mazzocca e Maria Grazia Messina, l’esposizione attraverso opere provenienti da musei e gallerie italiane, europee e americane oltre che da collezioni private, guida il visitatore entro un viaggio nei territori dello spirito restituito grazie alla capacità di artisti quali Boccioni, Previti, Segantini, Gabriele Rossetti, Russolo e altri, di proiettare nell’opera la materia mutevole e spesso incompressibile degli stati d’animo. Si procede dai rappresentanti del Simbolismo e Divisionismo quali Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, a Medardo Rosso, scultore originale e innovativo, fino ai massimi rappresentanti del Futurismo quali Balla, Carrà e soprattutto Boccioni capace di dare vita ad un linguaggio dirompente che rende partecipe lo spettatore di quanto accade nel quadro ponendolo al suo centro per trascinarlo nella dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna. Così si passa dall’ “Ave Maria a trasbordo” di Giovanni Segantini caratterizzata da un’atmosfera sospesa in cui si respira calma alla “Maternità” di Gaetano Previati dove le immagini sono quasi evanescenti, dalla fanciulla rapita in estasi in “Beata Beatrix” di Dante Gabriel Rossetti al “Ricordo di un dolore” di Giuseppe Pellizza da Volpedo dove il dolore è impresso nello sguardo della donna fisso nel vuoto. E poi “Lotta di centauri” di Giorgio De Chirico in cui l’atmosfera concitata è restituita dall’aggressività di queste figure metà uomo e metà cavallo impegnati nel fronteggiarsi, e ancora di Previti “Ippopotami” dall’atmosfera inquietante e “Paolo e Francesca” dove i due amanti avvolti dal dramma di un amore impossibile giacciono come colpiti entrambi da una stessa spada ai piedi di un letto,, per arrivare a “Acqua calma” di Fernand Khnopff che restituisce serenità e alla “Risata” di Boccioni dove i punti di vista sono come moltiplicati a catturare al centro della scena lo sguardo dello spettatore che nella risata della donna coglie il senso del progresso e l’andare contro la schematicità della vita tradizionale. Vivacità e dinamismo caratterizzano l’altro dipinto di Boccioni “Stati d’animo” formato da un trittico- “Quelli che vanno”, “Gli addii” e “Quelli che restano” dove si avverte la dinamicità restituita da un campo di forze invisibili anche nella staticità in una sintesi polifonica di linee e colori.
Entro queste rappresentazioni legate al respiro della mente, dove si intrecciano pensieri segreti e talora mai espressi, lo spettatore è immerso nello scenario visivo ed emotivo di capolavori della scena italiana ed Europea tra Otto e Novecento, Capolavori il cui effetto visivo è esaltato dall’allestimento della stessa mostra curato dallo studio Ravalli a creare uno spazio come sospeso e quasi immateriale in cui le stesse opere entrano in rapporto con le interferenze offerte dall’immaginario scientifico e culturale del tempo (immagini, suoni e filmati), dando vita a un racconto degli stati d’animo: dalle note più cupe della malinconia all’estasi, dall’abisso della paura alla liberazione della passione e degli istinti aggressivi, fino al rapimento estatico dell’amore e alla vitalità delle metropoli moderne.
Queste le parole di Vittore Grubicy de Dragon: “Un quadro non è un’opera d’arte se non riflette come uno specchio l’emozione psicologica provata dall’artista davanti alla natura o davanti al proprio sogno”.

Silvana Lazzarino

STATI D’ANIMO. ARTE E PSICHE TRA PREVIATI E BOCCIONI
Palazzo dei Diamanti
Corso Ercole I d’Este, 21- 44121 Ferrara
dal 3 marzo al 10 giugno 2018
Orario: Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
Informazioni e prenotazioni mostre e musei di Ferrara:
0532 244949 , www.palazzodiamanti.it

CONFERENZE RELATIVE ALLA MOSTRA
Giovedì 8 marzo, ore 17.00
Sala Estense
Stati d’animo. La mostra raccontata dai curatori
Chiara Vorrasi
Fernando Mazzocca
Maria Grazia Messina

Giovedì 5 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Empatia ed esperienza estetica. Una prospettiva neuroscientifica
Vittorio Gallese (Università di Parma)

Giovedì 12 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Musica degli affetti, musica dei sentimenti, musica degli stati d’animo
Giovanni Bietti (Radio 3)

Lunedì 16 aprile, ore 17.00
Sala Estense
Arte, letteratura e indagine nel profondo alle soglie della modernità
Marco Bazzocchi (Università di Bologna)

Ingresso gratuito alle conferenze
A cura della Fondazione Ferrara Arte
Sala Estense | Piazzetta Municipale 14, Ferrara
Informazioni tel. 0532 244949

Scritto da Silvana Lazzarino