Arzano (Campania) 12 agosto 2017

Arzano

Arzano – Cimitero consortile Arzano, Casoria e Casavatore, inviati gli atti in Procura. Al vaglio del consiglio anche la revoca della concessione a 1800 loculi gestiti dall’associazione Itinerari Della Fede, e la posizione di due dipendenti rinviati a giudizio per reati gravi ai danni dello stesso consorzio. Casoria inadempiente sul versamento delle quote. Una vera e propria opera di ripristino della legalità che ha visto il neo direttore Francesco Leo, su mandato del consiglio consortile, inviare atti e determine relative al pagamento delle parcelle ai revisori dei conti avvenuto nei mesi scorsi, direttamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Napoli Nord e la Corte dei Conti. Avviando contestualmente il recupero delle somme che, secondo gli accertamenti, sarebbero state elargite in maniera indebita. Nelle prossime settimane, dopo il parere legale e la miriade di inchieste sulla compravendita truffa di loculi con processi e inchieste tutt’ora in corso, si procederà alla revoca delle concessioni a 1800 loculi detenuti in gestione all’associazione IDF. Ma la vera nota dolente è rappresentata dalla presenza di due dipendenti rinviati a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione e su cui il nuovo direttore sarà tenuto a procedere secondo quanto previsto dalla legge. Nelle settimane scorse il direttore aveva incontra la sindaca Fiorella Esposito che nel breve dovrà indicare i delegare del comune in seno al consorzio. E molto probabilmente il sindaco opterà per la presenza femminile per bilanciare la parità di genere. Un incontro proficuo che ha posto al centro la lotta alla criminalità e alla camorra in un ente da sempre oggetto delle attenzioni “particolari” dei clan che proprio nella gestione interna nel 2008, determinarono l’arresto di esponenti del clan Moccia. Nell’incontro si era parlato anche del versamento delle quote consortili e del recupero del pregresso di circa 4 milioni di euro dal comune di Casoria che sarebbe inadempiente da diversi anni pur usufruendo dei servizi cimiteriali. Franco Leo, Avvocato, nel 2008 aveva già ricoperto la carica di responsabile nello stesso consorzio e con la sua azione, unitamente a quella di carabinieri e procura, debellò l’intricato sistema fatto di corruzione e camorra