Arzano (Campania) 01 dicembre 2014

Arzano

Arzano – Bufera sull’ufficio tecnico del Comune, occhi puntati su 130 concessioni firmate in calce dal Ragioniere capo del comune, Saverio Barone. Possibile annullamento in autotutela. Commissione d’accesso al lavoro, nel mirino sarebbero finiti gli atti del dirigente dell’Area Finanziaria Contabile. Dopo le indiscrezioni circolate in queste ore sull’ulteriore acqusizione di atti, il palazzo trema e la politica si sente mancare il terreno sotto ai piedi. Reparti speciali dei carabinieri nelle stanze municipali. Partiti anche gli accertamenti patrimoniali da parte della Guardia di Finanza per ex amministratori e dirigenti che risulterebbero possessori in alcuni casi di auto di lusso o decine di appartamenti. Che l’edilizia ad Arzano abbia sempre rappresentato un punto debole che oltre ad essere citato quale vulnus nel precedente scioglimento, è stato anche annoverato in quasi tutte le inchieste giudiziarie. Ma il fatto che la lente dell’Antimafia si abbattesse sulle concessioni rilasciate negli ultmi quattro anni e oltre, in sepcial modo quelle firmate dal ragioniere del comune, nessuno se lo aspettava. Anche perchè se le ha firmate e se ne è assunto la responsabilità, è evidente che avesse una qualche minima cognizione normativa e giuridica che glielo consentisse. Considerato che un dottore commercialista non ha alcuna competenza specifica in merito. Una situazione che se dovesse materializzarsi, si scoperchierebbe un vero e prorio putiferio, oltre che uno scandalo senza precedenti con centinaia di persone che potrebbero vedersi revocare le autorizzazioni. Gli atti criminis sarbbero quelli rilasciati appunto dal ragionere su istruttoria di qualche dipendente dello stesso ufficio tecnico, dopo che Barone ottene a cavallo del 2012, il decreto sindacale dell’ex sindaco Giuseppe Fuschino per ricoprire il ruolo di Dirigente facente funzioni. Ma nel caso specifico, invece dell’ordinaria gestione, si sarebbero firmate circa 130 tra autorizzazioni, condoni, licenze edilizie e Piano Casa, recuperi abitativi, frazionamenti industriali, cambi di destinazione d’uso e condoni anche ad alcuni esponenti politici del civico consesso e in barba alle norme stringenti del Pdf. Nel mirimo della commissione sarebbero finite anche operazioni di grossi gruppi imprenditoriali. Come pure all’attenzione degli 007, quasi tutti i settori della macchina comunale che in questi anni avrebbero gestito in maniera “allegra” gli appalti e in alcuni casi al vaglio della commissione, affidando gli stessi a ditte o aziende in odore di camorra. Intanto, fanno ancora discutere gli affidamenti di appalti a mezzo gara della società Artianum. Che per il verde è passata dalle crica 90 mila euro del Comune, a quelle stanzite per la gara oltre le 130 mila euro.

Giuseppe Bianco