Arzano – Dal 6 luglio, un’opera di 3 metri circa, svetta sulla chiesa madre del consorzio cimiteriale Arzano-Casoria-Casavatore. E’ l’enorme croce di acciaio forata, pesante circa 400 chili con al centro l’immagine del Cristo. Un’opera che con l’attraversamento dei raggi solari e lunari, proietterà l’immagine sacra attravreso un gioco di luci, sul sagrato della chiesa di padre Giuseppe Garofalo situata al centro del vialone principale. L’ enorme simbolo sacro e stato forgiato dell’artista Antonio Manfredi che aveva già dedicato un altra importante opera al consorzio denominata “Le Mie Mani per Lampedusa”, in ricordo delle vittime del naufragio. L’opera è stata lavorata dall’artista Manfredi con strumeti meccanici trattandosi di acciao grezzo, mentre la messa in opera e il progetto di istallazione, è stato eseguito dall’Ing. Andrea Fiumarella . Entrambe le sculture, non ultima la lapide in onore di Santo Ludovico da Casoria nella cappella a lui dedicata dal consiglio di Amministrazione del cimitero e dal direttore Salvatore Graziuso, sono state fortemente volute dalle Amministrazioni Comunali di Casoria, Casavatore ed Arzano, e installate nella piazze, viali e luoghi di culto del luogo Santo. Antonio Manfredi, da sempre sensibile alle tematiche sociali, ha realizzato queste opere sulla scia di un percorso che dal 2008 lo ha visto impegnato sia come artista che come direttore del museo CAM che dirige dal 2005. “Ringraziamo il maestro e tutti quei cittadini che hanno contribuito alla rinascita del campostanto e della cappella in onore di San Ludovico da Casoria”, ha dichiarato il direttore Salvatore Graziuso. ” A breve partiranno i lavori di ristrutturazione anche della cappella di Suor Cristina Maria Brando con il sostegno dell’intero consiglio di Amministrazione”, ha concluso Graziuso.
Giuseppe Bianco
Arzano
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