Arzano – Scioglimento del comune, gli uomini del “professore” di Ottaviano determinanti nelle dinamiche politico-amministrative in città. Rubio : ” Allucinante che soggetti simili si aggirino ancora per le stanze municipali. Siamo pronti a denunciare tutto al Presidente dell’Antimafia Bindi”. Sarebbe questo, uno degli scenari a dir poco inquietanti presenti all’interno degli atti dell’Antimafia stilati dal Prefetto Antonio Contarino: Un ex consigliere comunale, uno di quelli che in città ha fatto e tutt’ora farebbe il bello e cattivo tempo, accostato alla storica fazione della sanguinaria NCO del boss Raffaele Cutolo. Proprio questo politico, citato addirittura in ben due scioglimenti, sarebbe stato ancora una volta, motivo determinante dell’ennesima scure del Ministero dell’Interno. Cutoliani lo si è sempre, dicevano i vecchi camorristi che, anche quando la NCO di Cutolo capitolò e cercarono di inabissarsi nella società civile, inquinandola inevitabilmente. Magari questo ex “simpatizzante” della NCO ( con qualche anno di carcere alle spalle come vanto), anche se “ripulito”, sarebbe riuscito ad infiltrarsi in diversi consigli comunali e in qualche legislatura persino ad essere eletto, indicando nel 2008 persino assessori. Mentre nell’ex amministrazione Fuschino, avrebbe operato attraverso un suo presunto riferimento politico. Lui, l’innominato, perché solo a parlarne si potrebbe rischiar grosso, avrebbe avuto interessi su alcune privatizzazioni e su qualche ampliamento di una grossa struttura pubblica. E chissà portatore di quali altri segreti. Arzano, città di catrame e cemento, identica a mille altre, un luogo della periferia meridionale, nato a ridosso della grande città. Città ricca, densa di palazzi, industrie. Agglomerati condominiali spuntati come funghi negli anni ottanta e novanta troneggiano come corona ai margini della periferia. Arzano però, almeno da quello che trapela dalle carte, non è soltanto una innocua e brutta cittadella al nord di Napoli, non è solo ciò che sembrerebbe passeggiando per le strade, ovvero nulla più che un agglomerato di costruzioni che soffocano il paese. Arzano è qualcos’altro. Qualcosa che ha reso questo luogo un polo di incredibile ricchezza e speculazione, ma solo per pochissimi, solo per una sparuta parte di colletti bianchi e gruppi di pressione che vendono e acquistano beni immobili da riconvertire. ” E’ davvero allarmante il quadro che emerge dallo scioglimento e alla quale siamo pronti anche a scrivere al presidente della Commisisone Antimafia Rosy Bindi”, annuncia Mimmo Rubio ex consigliere Anticamorra.” I motivi determinanti dello scioglimento sono ancora tutti presenti, e si spera che la Commissione Straordinaria attui la rimozione immediata dei dipendenti che potrebbero essere collegati ad ambienti controindicati, e quindi incapaci di agire nell’interesse della collettività”. Nella corposa relazione firmata dalla commissione d’ accesso, vengono elencati, nei dettagli, tutti gli episodi sospetti ( edilizia, gare, antiabusivismo, politica, funzionari, dipendenti) che hanno portato a questa conclusione estrema. Si ritiene che il comune di Arzano sia “inquinato dalla penetrante e totalizzante presenza di soggetti direttamente o indirettamente contigui ad ambienti della criminalità organizzata”. Insomma, l’inquinamento sarebbe risultato essere esterno ed interno alla pubblica amministrazione. L’ex amministratore in questione, già nel 2008 venne citato quale motivo determinante, poichè considerato vicino ad un ex amministratore arrestato unitamente a 13 affiliati del clan Moccia, e indicato quale “mediatore” presso la casa comunale. Citerebbero gli atti del 2008, anche numerose intercettazioni telefoniche tratte dalle indagini dei carabinieri e della procura con l’ex consigliere e qualche dipendente della ex Asl Napoli 3.
Giuseppe Bianco
Arzano
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