Arzano – All’ombra del campanile, la chiesa attacca anche i giornalisti. Don Alessandro Overa: “nessuna lista elettorale della parrocchia e nessun accordo politico come scritto dai giornalisti, magari gli incontri li fanno loro”. E in sala fa andare in scena anche Papa Francesco. Insomma, pareva quasi di assistere ad una delle tante scene di peppone e don Camillo. E come Don Camillo, qualcuno galvanizzato forse dai sondaggi che gli danno l’impressione di avere il pieno di consensi per le sue azioni “Da Cristiani in Politica”, ha voluto bacchettare la stampa Libera della città. A impressione, cercando pure di dettare l’agenda alla politica come un vero professorino. Da vero mattatore della serata, durante l’evento e dopo gli interventi di autorevoli esponenti del mondo della chiesa e di laici impegnati in politica, ha preso la parola smentendo categoricamente quanto apparso su alcune testate giornalistiche in merito alla discesa in campo della chiesa con propri candidati. Ma come nel film “Il Divo” di Sorrentino in cui ritrae un Giulio Andreotti come responsabile o complice di mille nefandezze. Lui stava per querelare, ma poi preferì lasciar correre: era più andreottiano così: forse anche perché, altra sua perla di cinica saggezza, “una smentita è una notizia data due volte…” . E una notizia data due volte si avvicina quasi alla verità. Anche per gli addetti ai lavori è sembrata quasi l’ufficializzazione dell’apertura di qualche campagna. Ma tra tante belle parole, nessuno ha evidenziato che la città (il popolo quello di tutti i giorni), ha disertato in massa l’evento. Seduti in prima fila una presunta candidata a sindaco, politici, imprenditori nel ramo dei tessuti e nel ramo sanitario che ascoltano con attenzione. La presa di posizione della Chiesa è decisamente inusuale. Sta concretizzandosi un movimento politico delle parrocchie? Qualcuno spiega che “è solo l’espressione della comunità”. E qualcun’altro fuori campo ammette che “una eventuale commistione tra religione e politica non deve esistere”. Sarà… vedremo se il sagace, loquace e spumeggiante don Overa, manterrà la linea su quanto detto e se dalla sua parrocchia non uscirà nessun candidato al prossimo consiglio comunale. Anche perché ad Arzano di esempi c’è ne sono già stati tanti, molti naufragati nell’abusivismo edilizio e nelle scuole non a norma.
Arzano
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