Aversa. Una nuova bufera si sta abbattendo sul primo cittadino di Aversa Giuseppe Sagliocco. A tirare in ballo la fascia tricolore sono i pentiti Roberto e Michelagelo Vargas che parlano di “coperture istituzionali”come una sorta di assicurazione sul buon andamento della gara d’appalto sui parcheggi. Vargas Roberto, affiliato al clan dei casalesi con funzioni apicali e luogotenente dell’allora reggente Nicola Schiavone, ha evidenziato in maniera netta i criteri per l’assegnazione del servizio di gestione delle aree di sosta , rimozione e blocco dei veicoli nella città di Aversa compreso tra il 2009 ed il 2013.
I giudici della Direzione distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli puntano l’attenzione sulla contorta storia nella quale sono state accertate manovre fraudolente finalizzate ad escludere dalla partecipazione alla gara ditte in contrasto con quella sponsorizzata dirette ad alterare il principio di libera concorrenza tra i singoli soggetti giuridici che partecipavano in via autonoma alla gara. Ma non solo. Hanno accertato, grazie anche alle dichiarazioni rilasciate in sede di audizione, che diversi fossero gli interventi sui pubblici amministratori finalizzati ad impedire ogni ostacolo si frapponesse alla aggiudicazione della gara alla ditta prescelta dagli esponenti del clan dei casalesi . Nel 2009 il servizio di sosta a pagamento veniva affidato a seguito di gara all’A.T.I “ Consorzio Urbania Vivera la citta/Icaro Consorzio cooperative Sociali”, riconducibili al pentito Roberto Vargas,di conto quindi titolare dell’appalto diviene la Smart Project ditta facente parte del consorzio. Nel 2011 però la Prefettura di Napoli emette interdittiva antimafia nei confronti della Smart consentendo alla secondo Ati Consorzio Urbano di presentare ricorso al Tar. L’anomalia che emerge in maniera chiara , è che, nonostante non fosse stata emessa ancora la sentenza del Tribunale amministrativo il servizio viene riaffidato, con un’aggiudicazione provvisoria alla stessa ditta priva del certificato antimafia, cioè la Smart Project.
Ed è qui che si collocherebbe, secondo il pentito, il ruolo dell’attuale sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco che nel 2009 ricopriva la carica di consigliere regionale del PdL. Secondo i giudici napoletani, avrebbe svolto una fondamentale mediazione fungendo in particolare da raccordo politico tra i fratelli Vargas e coloro i quali venivano delegati all’individuazione della società che avrebbe vinto l’appalto .Si legge dai verbali rilasciati da Vargas “ Sagliocco aveva influenza sui consiglieri aversani …e che lui stesso non avrebbe creato problemi a condizione che avremmo assunto gli operai che gia lavoravano con le vecchie ditte dei parcheggi”.
Intanto l’ex consigliere regionale diviene ,nel 2012, sindaco della città di Aversa.
Carlo Starna