Trieste (Friuli-Venezia Giulia) 20 giugno 2016

Ballottaggio Dipiazza-Cosolini vince nei numeri l’astensione

Le elezioni amministrative italiane di Trieste si sono, dunque, concluse (vedi su Youreporter l’articolo ”Dipiazza eletto sindaco. Non riesce a Cosolini il sorpasso”), per usare le parole di Vittorio Sgarbi nel suo tanto vituperato comizio, con la vittoria ”dell’usato sicuro” contro ”l’inutile usato”. Roberto Dipiazza ha portato a casa la poltrona di sindaco di Trieste distanziando il sindaco uscente riproposto dal Partito Democratico, Roberto Cosolini, di 4.484 voti. Gli 85.206 voti validi (gli aventi diritto al voto erano 185.312) sono stati così ripartiti: 44.845 a Dipiazza, 40.361 a Cosolini (4 i voti contestati non assegnati). A disertare le urne al ballottaggio sono stati 97.420 triestini, una percentuale di aventi diritto al voto pari al 52,57%.
L’astensione è stata infatti il convitato di pietra di questo ballottaggio, anche perché il Movimento Trieste Libera, che opera per il ripristino nel Territorio Libero di Trieste della legalità internazionale da parte dell’amministratore civile provvisorio, il governo italiano, aveva proclamato per il primo turno e per il turno di ballottaggio il “no election day”, invitando la popolazione a non recarsi ai seggi o altrimenti a rifiutare motivatamente la scheda. Con un comunicato stampa, Trieste Libera ha ringraziato quanti ”nelle elezioni comunali 2016 hanno esercitato il diritto di astensione passiva ed attiva per rifiutare l’intero sistema politico-istituzionale italiano inetto e corrotto, e tutti gli attivisti che hanno lavorato intensamente alla campagna per l’astensione”. Va comunque annotato che non è stato finora divulgato il dato relativo al non-voto attivo, cioè il rifiuto della scheda al seggio.
Quanto al giudizio politico sul risultato del voto amministrativo, Trieste Libera vede due aspetti positivi. Il primo è il fatto che ha ”posto fine per Trieste alla dittatura arrogante dei gerarchi del PD Cosolini-Serracchiani-Russo-Rosato-Renzi che vuole imporre con illeciti coperti da propagande la truffa internazionale sul Porto Franco Nord ed il soffocamento dell’intero Porto Franco internazionale di Trieste per dirottarne i traffici sui porti dell’Italia meridionale controllati dalle mafie”. Il secondo è il fatto che sono ”finiti gli equivoci creati da liste elettorali pseudo-indipendentiste”. Trieste Libera, infine, ”ha iniziato immediatamente la campagna di raccolta delle firme per la richiesta di commissariamento dei Comuni di Trieste e di Muggia sino alle legittime elezioni del Free Territory of Trieste, con le quali sarà possibile anche formare una classe politico-amministrativa nuova, seria, capace ed indipendente dal sistema politico italiano”.
Da parte sua, il Movimento Territorio Libero – Svobodno Ozemlje, che aveva sostenuto il voto per una delle tre liste indipendentiste presentatesi alle elezioni comunali, invece ha invitato in data odierna, 20 giugno, ”tutte le anime indipendentiste ad un assemblea popolare, aperta a tutti”, che si terrà, presso la sede del movimento di via Crispi 66, venerdì 24 giugno alle ore 18.00. L’incontro viene proposto come contributo proprio per ”un proficuo scambio di idee e di programmi, per condividere e perseguire gli intenti consci del fatto, che tutti stiamo operando per la stessa causa”. L’auspicio dell’organizzazione è che ”i mille rivoli possano conferire in un fiume che sappia travolgere tutte le inutili divergenze purtroppo createsi negli anni, spesso a causa di nervosismi interni ed ovvie influenze esterne”.