Brembio (Lombardia) 26 agosto 2015

Bilancio di previsione in Consiglio comunale il 1° settembre

Il Consiglio comunale di Brembio è stato convocato in seduta ordinaria martedì 1 settembre alle ore 21. Dopo la comunicazione di prassi del deposito dei verbali della precedente seduta, l’ordine del giorno prevede l’esame e l’approvazione del piano finanziario TARI 2015 ai sensi del articolo 8 del DPR 158 del 1999 (Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani). L’articolo 8 del DPR prevede che il gestore del ciclo dei rifiuti urbani, nel nostro caso il comune di Brembio, approvi il piano degli interventi relativi al servizio, tenuto conto della forma di gestione del servizio prescelta tra quelle previste dall’ordinamento. Il piano finanziario comprende il programma degli interventi necessari; il piano finanziario degli investimenti; la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili; l’eventuale ricorso all’utilizzo di beni e strutture di terzi o all’affidamento di servizi a terzi. Il piano finanziario deve essere corredato da una relazione che indichi il modello gestionale ed organizzativo; i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa; la ricognizione degli impianti esistenti; inoltre, con riferimento al piano dell’anno precedente, l’indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni. La tariffa viene determinata sulla base di tale piano.
Dopo la presa d’atto della conferma delle tariffe TARI per il 2015 (punto 3), il Consiglio sarà chiamato ad approvare la verifica della quantità e qualità delle aree da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziario e la determinazione del prezzo di cessione. Seguirà la discussione e l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2015 e del bilancio pluriennale per il periodo 2015/2017, del bilancio di previsione finanziario 2015/2017 e della relazione previsionale e programmatica 2015/2017.
Il bilancio di previsione finanziario è stato introdotto dal decreto legislativo 23 giugno 2015 n. 118 con lo scopo di armonizzare i sistemi contabili delle Regioni, degli Enti locali e dei loro enti e organismi strumentali come meglio specificato nell’articolo 2 al cui comma 1 si dice: “Le Regioni e gli enti locali (…) adottano la contabilità finanziaria cui affiancano, ai fini conoscitivi, un sistema di contabilità economico-patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale. I principi applicati, a cui deve essere conformata la gestione dell’ente locale secondo l’articolo 3, nelle intenzioni del legislatore garantiscono il consolidamento e la trasparenza dei conti pubblici secondo le direttive dell’Unione europea e l’adozione di sistemi informativi omogenei e interoperabili. Questo ha una serie di conseguenze, come ad esempio l’annuale riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fine del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento, atto che implica al termine delle procedure di riaccertamento la non conservazione di residui cui non corrispondano obbligazioni giuridicamente perfezionate. Non è il caso di dilungarsi oltre, si aggiungerà soltanto che il comma 2 dell’articolo 11 obbliga l’amministrazione a redigere un rendiconto semplificato per il cittadino, da divulgare sul proprio sito internet, con una esposizione sintetica dei dati di bilancio, con evidenziazione delle risorse finanziarie, umane e strumentali utilizzate dall’ente nel perseguimento delle diverse finalità istituzionali, dei risultati conseguiti con riferimento al livello di copertura ed alla qualità dei servizi pubblici forniti ai cittadini.
Il punto 6 all’ordine del giorno riguarda il rinvio al 2017 dell’adozione del principio contabile relativo alla contabilità economico-patrimoniale del piano dei conti integrato e del bilancio consolidato previsti negli articoli 3 e 11-bis del decreto legislativo di cui si è detto sopra.
Infine, all’ultimo punto dell’ordine del giorno, sono previsti l’esame e l’approvazione della modifica dell’articolo 11 comma 3 del regolamento per la gestione associata dell’asilo nido comunale “Il Paese dei Bambini”.