Corsa contro il tempo dei soccorritori, operazioni rese difficili dalla nebbia e dalla difficoltà di individuare la posizione del relitto
di ANDREA GIANNI
Bisuschio, 20 novembre 2016 – Tragedia nei boschi tra Bisuschio e Arcisate. Un elicottero partito dal Canton Ticino con a bordo il pilota italiano e due passeggeri, una donna di Sondrio e un imprenditore svizzero con il brevetto di volo, è precipitato in una zona impervia vicino al confine con la Svizzera, tra il monte Minisfreddo e il Crocino.
La donna,Stefania Fendoni, 40 anni, è morta. L’imprenditore, 42 anni, e il pilota, un 57enne di Sondrio, sono rimasti feriti. I soccorritori li hanno portati in salvo dopo ricerche rese difficili dalla conformazione della zona e dalle condizioni atmosferiche.
A lanciare l’allarme è stato il pilota del mezzo, che si è alzato in volo da un eliporto nella zona di Lugano in una giornata di scarsa visibilità a causa della nebbia e delle nubi basse, probabilmente diretto in Valtellina. Sono in corso accertamenti sulle cause dell’incidente. Verrà esaminata la scatola nera del velivolo, che non è stato ancora recuperato. Inizieranno oggi, meteo permettendo, le operazioni per portarlo a valle.
L’elicottero Aw109, che può trasportare fino a otto persone, forse a cause dalle nebbia è finito contro un monte, schiantandosi nella zona boschiva tra Bisuschio e Arcisate.
Il pilota poco dopo le 14 è riuscito a mettersi in contatto con i soccorritori, e ha fornito alcune indicazioni che hanno consentito di concentrare le ricerche nella zona del monte Minisfreddo, a una quota di circa 800 metri. Un campo base è stato allestito a Bisuschio e, da lì, sono partite le ricerche condotte da operatori del 118, vigili del fuoco con gli specialisti del Nucleo speleo alpino fluviale, carabinieri, soccorso alpino e protezione civile. Una squadra ha battuto i sentieri della zona, mentre elicotteri hanno sorvolato l’area. Le condizioni meteo, però, non hanno consentito un intervento via aria.
Hanno collaborato alle ricerche anche alcuni residenti, che conoscono i sentieri della zona. Si sono tenuti in contatto con i soccorritori anche isindaci dei Comuni interessati dall’intervento.
Una corsa contro il tempo, perché i feriti rischiavano di dover trascorrere la notte al freddo, nei boschi.«Abbiamo inviato una squadra di volontari della Protezione civile -spiega il sindaco di Arcisate, Angelo Pierobon – sono state ore di grande apprensione». Nel tardo pomeriggio il relitto dell’elicottero è stato individuato.
Nell’abitacolo il cadavere di Stefania Fendoni, appassionata di volo. Nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia, per accertare le cause della morte.
I feriti sono stati soccorsi e trasportati all’ospedale di Circolo di Varese: hanno riportato traumi dovuti all’impatto, ma non sono in pericolo di vita.
Fonte: www.ilgiorno.it/
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