Cervarese Santa Croce (Veneto) 04 aprile 2018

Blitz in favore del cane chiuso in gabbia dal cacciatore

Comunicato di Centopercentoanimalisti

I cacciatori, oltre agli Animali che uccidono e all’ambiente che devastano, riversano il loro odio sugli Animali che hanno più vicini: i loro stessi Cani.

Per un cacciatore il Cane è solo uno strumento che usa: tanto è vero che è prassi comune abbandonarlo o sopprimerlo quando non è più in grado di “lavorare”. Altra prassi comune dei cacciatori, è tenere i Cani tutto l’anno chiusi in gabbie o recinti con spazi minimi, in modo che quando li fanno uscire, siano al livello massimo di eccitazione.

A Montemerlo (Padova) un cacciatore segue questo deprecabile uso: il suo Cane è chiuso, sempre da solo, in mezzo a feci e urina che emanano un terribile odore.

Il sindaco, informato da alcuni cittadini sensibili, dice che non può far niente. In realtà non vuole fare niente, perché un sindaco è responsabile del benessere degli Animali nel territorio del comune, inoltre dovrebbe interessarsi sulle condizione di igiene, non solo del Segugio. Intanto il Cane soffre, e dà segni evidenti di depressione, non abbaia neppure.

Per far capire al cacciatore e al sindaco che Centopercentoanimalisti non starà a guardare, nella notte tra il 3 e 4 aprile, Militanti del Movimento hanno affisso alcuni manifesti ironici contro la caccia sulla recinzione dove si trova il povero Cane in via Fontane a Montemerlo e sul Municipio di Cervarese Santa Croce (Padova).