Caccuri (Calabria) 21 maggio 2016

Caccuri: L’ANIOC di Crotone onora la Reliquia di San Rocco

L’A.N.I.O.C. “Associazione Nazionale Onorificenze Cavalleresche” di Crotone, con la partecipazione del delegato provinciale di Crotone e Vice delegato Regionale, Cav. Uff. Giuseppe Crea, assieme al Cav. Carmine Perri e il Socio Vincenzo Astorino, sabato 21 maggio scorso sono stati a Caccuri, ad onorare la Reliquia San Rocco, Protettore di Caccuri, nato Montpellier (Francia) e morto a Voghera. La delegazione ha accompagnato la Reliquia e il Santo dalla chiesa di S. Maria del Soccorso, fino alla Piazza, dove si è Celebrata la Santa Messa officiata da Don Francesco De Simone, con una numerosa presenza di Parroci e Diaconi, allietata dal Coro della Parrocchia. Erano presenti il Sindaco di Caccuri Avv. Marianna Caligiuri, oltre a otto Sindaci di altri Comuni, il Sindaco di Leverano in Provincia di Lecce, che ha fatto omaggio di un fascio di fiori al Santo, S.E. Il Prefetto di Crotone Dott. Vincenzo De Vivo, il Comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Crotone, il Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, un rappresentante della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Crotone, un rappresentante della Guardia Forestale, un rappresentante dei Vigili del Fuoco, il Comandante dei Vigili Urbani e vigili Urbani di Caccuri, il Comandante e i Carabinieri della Stazione di Caccuri, l’Associazione dei Carabinieri di Crotone, il Comandante Provinciale delle Guardie Zoofile, con le sue Guardie, tante altre Associazioni e gli amici di San Rocco. Numerosa è stata la partecipazione, oltre a tutti i Cittadini del Caccuri, tanti altri sono arrivati con molti pullman. Nella lunga Omelia Don Francesco, ha fatto presente che San Rocco nato nel 1346-1350 da una famiglia agiata di Montpellier, in Francia. Festeggiatissima la sua nascita, come un dono miracoloso che veniva al mondo quando i genitori Jean e Libère, molto avanti negli anni, avevano perso la speranza di avere un erede per l’antico casato. Ricevette un’educazione molto religiosa, da parte della pia madre, che lo indirizzò verso una profonda devozione, alla vergine Maria e che lo spinse sin dalla nascita a diventare un “servo di Cristo”, nonostante le sue ricche origini, che ricordavano a distanza di un secolo Francesco d’Assisi a cui Rocco era devoto.
Arrivato in Italia, durante le epidemie di peste andava a soccorrerne i contagiati anziché fuggire i luoghi ammorbati. Verosimilmente l’epidemia più rilevante, di cui si tratta, era la peste che investì l’Italia nel 1367-1368, anche se Rocco certamente aveva già conosciuto il drammatico evento durante la sua giovinezza, a Montpellier. Quello che sarebbe dovuto essere il ritorno a Montpellier, si interruppe in terra italiana, a Voghera. La prigionia fu vissuta dal santo in un tormentoso silenzio e nel desiderio di essere lasciato in solitudine fino alla sua morte avvenuta il 16 agosto del 1376-1379, a fianco della sua salma fu ritrovata una tavoletta, sulla quale erano incisi il nome di Rocco e le seguenti parole: «Chiunque m’invocherà contro la peste sarà liberato da questo flagello». Alla fine della Messa don Vincenzo Ambrosio Parroco della Città di Caccuri ha ringraziato tutti i presenti. La Reliquia e San Rocco, sono stati accompagnati dalla Piazza fino la Chiesa di S. Maria del Soccorso. Mentre la reliquia del braccio del Santo è arrivata dal Comune di Capriati a Volturno (CE) e il prossimo Comune che la ospiterà sarà Palata (CB).