Caivano (Campania) 09 settembre 2014

Caivano

Caivano – Trasparenza e legalità, pugno duro del Prefetto Antonio Contarino. Si prevedono tempi duri per imboscati e fannulloni. Una vera rivoluzione quella mesa in atto in uno dei comuni più’ popolosi a nord di Napoli. Da oggi in avanti nulla sarà lasciato al caso. Dalla gestione del verde, alla pulizia della caditoie, dai lavori messi in atto dalle aziende di telefonia che hanno sconquassato le strade del paese ai servizi comunali erogati al cittadino. Ogni intervento stradale dovrà essere documentato attraverso report fotografici che attesteranno lo stato dei luoghi prima e dopo. Il tutto, pubblicato in tempo reale sul sito web del municipio e dalla quale ogni singolo cittadino potrà monitorare costantemente la situazione. Ma il Prefetto di ferro non si è fermato qui e ha anche deciso di utilizzare anche tutte le risorse umane e rendere così operativa ogni singola unità alla dipendenze dell’ente o quelle inserite nelle società private che erogano servizi. Fari puntati, dunque, su chi pensava che pochi interventi di facciata potessero dar luogo all’erogazione delle spettanze. Aiuole, scuole comunali, marciapiedi, caditoie, ogni singolo angolo della città, dovrà essere monitorato costantemente e fotografato per certificare il lavoro svolto. Stessa identica cosa per i dipendenti che saranno chiamati a dare il loro naturale contributo. Il prefetto Contarino si è trovato a fare i conti con una scadente eredità per quanto concerne raccolta differenziata, con una cittadina soffocata e desiderosa di ritrovare al più presto quella stabilità e quella dignità, necessarie allo sviluppo sociale, civile e politico. Una situazione politica lacerata, una realtà territoriale complessa e difficile che richiede impegno costante, profondo senso istituzionale e una massiccia dose di responsabilità e di determinazione. Qualità, queste ultime, che sembrano non mancare al commissario straordinario, fermamente intenzionato a riavviare nel miglior modo possibile la macchina comunale. Il Commissario Prefettizio, per definizione, è un “defensor civitatis” in quanto è chiamato a riavviare la macchina organizzativa del comune, secondo i canoni di legalità e imparzialità dell’azione amministrativa ed è a questi principi che ha ispirato il suo lavoro quotidiano il Prefetto Contarino, affinchè tutti siano stimolati in uno sforzo unitario e “inclusivo” al fine di rilanciare il sistema produttivo, le forme associative, il volontariato, le organizzazioni sindacali e, in generale, tutte le espressioni della società civile, politica ed economica che si sentono responsabilmente coinvolte in un progetto di ricostruzione del tessuto sociale, fondato su basi di legalità e di trasparenza.

Giuseppe Bianco