Il 29 ottobre 2015 dopo un mese di piogge persistenti e intense ci risiamo, un nubifragio di inaudita violenza si abbatte come un monsone sul territorio, bloccato nel suo avanzare verso levante dalle imponenti catene del Pizzo San Michele dei monti Mai. Nel giro di un’ ora si registrano accumuli a tre cifre, fango scende dal Pizzo e si riversa in alcune strade e abitazioni del paese, la Calvagnola e tutti i sui torrenti affluenti fanno paura a Calvanico, come a San severino, nella valle dell’Irno e nell’Agronocerino Sarnese dove la Calvagnola arriva impetuosa unita alla Solofrana e al Sarno. A Calvanico la furia dell’acqua strappa e ingloba intere strade, strappa ponticelli, riempie di detriti intere valli. Le foto sotto sono eloquenti del territorio di Calvanico i giorni successivi, martoriato dalle intense piogge della zona. A causa dell’orografia del territorio, con i monti che fanno da barriera alle umide correnti marittime, fenomeni così violenti si ripetono qui con una certa frequenza nel corso dei mesi, ma gli abitanti del paese sono al sicuro? Dopo gli eventi alluvionali del settembre 2001 e dell’ ottobre 2003, che causarono danni entrando nelle case di molti abitanti è stato fatto tanto per mettere al sicuro il paese dalle forti piogge tipiche della zona, ma tanto ancora resta da fare e ogni anno le piogge torrenziali causano innumerevoli danni alle strade, agli agricoltori e anche ad alcune abitazioni.
Calvanico, il paese tra le frane e le acque
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