Palermo (Sicilia) 05 ottobre 2015

Carcere Ucciardone: De Pasquale,” urge potenziare sicurezza”

Qualche giorno fa un fulmine ha colpito la portineria interna del carcere palermitano dell’Ucciardone, mandando in avaria le apparecchiature; infatti, il penitenziario sarebbe rimasto isolato dal mondo esterno, facendo saltare le centraline del ponte radio delle comunicazioni, i telefoni interni e quelli collegati con la linea esterna.
La vicenda viene ripresa dall’organizzazione sindacale rappresentativa UGL Polizia Penitenziaria che scrive una lettera al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Capo del Dipartimento della Giustizia Minorile, invitandoli a sensibilizzare le proprie articolazioni al rispetto della normativa comunitaria.
Il guasto è stato immediatamente ripristinato, ma secondo Alessandro De Pasquale, responsabile nazionale dell’UGL Polizia Penitenziaria, si è evitato il peggio.
“L’assenza della valutazione del rischio di fulminazione diretta e indiretta – spiega il sindacalista – era stata segnalata più volte dall’associazione diritti e tutele (Ad&T) e dal Si.P.Pe. ma la Direzione del carcere pare abbia sottovalutato il problema.
“Dal 1 Marzo 2013 – approfondisce De Pasquale – è in vigore la norma CEI EN 62305-2, che obbliga il datore di lavoro a valutare il rischio di fulminazione da scariche atmosferiche, come disposto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (artt. 17, 29 e 84), per gli edifici della propria attività, però nonostante tutto, in molti istituti penitenziari non sarebbe stata ancora eseguita la valutazione del rischio di fulminazione diretta ed indiretta e in ogni caso, trattandosi di strutture pubbliche”.
“Il nostro sindacato – conclude il Segretario – ha suggerito, come misura di protezione, la realizzazione di un impianto di protezione da scariche atmosferiche esterno (LPS- LIGHTNING PROTECTION SYSTEM), infatti abbiamo invitato le autorità al rispetto della normativa comunitaria al fine di scongiurare la perdita di vite umane e la perdita di servizio pubblico che, secondo la legge, sono rischi prioritari da valutare”.