Cosenza (Calabria) 17 giugno 2014

Cariati: Festa del pensionamento del Preside Gerardo Aiello

L’intervento di MIMMA RUFFOLO

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Permettetemi, in questa occasione gioiosa, ma che porta con sé una punta di malinconia, salutare a nome di tutto il personale della Scuola Media, l’uomo, più che il Dirigente, non certo per mancanza di rispetto, ma perché in questo breve lasso di tempo che ci ha visti costruire insieme il percorso per i nostri allievi, abbiamo avuto modo di apprezzare le sue qualità umane, oltre che professionali. È relativamente poco tempo che conosciamo il Preside Aiello. Forse oggi, per dare il giusto valore ad una carriera lunga e di successo, avremmo dovuto avere qui con noi molti degli insegnanti, degli allievi che, nel corso degli anni, si sono rapportati con lui e lo hanno visto crescere nella capacità di ascolto e comprensione che ogni educatore, a prescindere dal ruolo che riveste, deve avere. Oggi noi possiamo dare la nostra testimonianza dell’ ultimo anno e soprattutto vogliamo ringraziarlo perché è stato una guida autorevole, mai autoritaria; sempre pronto al dialogo schietto e diretto. Ha saputo trasmettere quello che deve essere il senso della scuola: donare occasioni di cultura e conoscenza, formare menti e persone, senza mai giudicare, ma cercando il più possibile di essere validi accompagnatori per i nostri ragazzi impegnati nel non facile cammino della crescita. Lo stile del Preside Aiello è quella che in sociologia economica definirebbero una leadership partecipativa, quella rara dote di chi si trova al “comando della nave” di non imporsi mai, ma di saper valorizzare il ruolo e l’impegno di chi lavora per il bene e la crescita della nostra scuola, fino a condividere scelte e decisioni, in un rapporto che non è mai stato avvertito come rigido e gerarchico. Il suo effettivo essere “primus inter pares” non ci ha mai fatto sentire inferiori, anzi, ci ha permesso di vivere e lavorare in un’atmosfera sempre piacevole, mai pesante. Un compito non facile in un momento storico così difficile per gli educatori e per la scuola, intesa sia come insieme di chi ci vive e lavora ogni giorno, dagli allievi al Preside, sia come struttura, come luogo di accoglienza, che ultimamente soffre della mancanza di risorse per essere all’altezza del compito che gli è stato assegnato dalle istituzioni. Spesso, però, a far piacevoli i luoghi di lavoro non sono le belle strutture o le comodità, ma l’umanità dei capi, quella rara capacità di capire che ciò che fa grande un uomo è il sentirsi uomo come gli altri, il saper valorizzare gli sforzi che vengono fatti con le risorse che si hanno a disposizione. E’ questo ciò che lei, preside Aiello, è riuscito a fare: aver avuto considerazione dell’altro come un essere degno di rispetto, aver lavorato con poco, ottenendo il massimo risultato da tutti. Lo ha fatto con tutti e nelle circostanze più disparate: da quelle in cui si sorrideva insieme, a quelle in cui, qualche singolo o tutti piangevano. È per questo che le la Scuola media ed il suo personale oggi vuole ringraziarla ed augurarle una felice “navigazione” lungo il fiume della vita, sapendo che continuerà a dare il suo contributo alla crescita ed al benessere delle generazioni future, se non da Preside, nell’impegno privato e personale. Grazie a nome di tutti.