Cosenza (Calabria) 09 maggio 2015

Cariati:Gli alunni del Comprensivo incontrano Riccardo Guido

Gli alunni dell’Istituto comprensivo di Cariati, diretto dalla dirigente Maria Brunetti, stamattina, hanno incontrato, nel Tetro Comunale cittadino, l’autore di “Salvo e le mafie”, Riccardo Guido, scrittore e consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, uno dei fondatori di “Libera”, l’associazione contro le mafie di don Ciotti. L’evento s’inserisce nei programmi della Fiera del libro, della multimedialità e della musica del Progetto Gutenberg 13 Donzelli, promosso dalla Direzione Scolastica Regionale della Calabria, realizzato in collaborazione con l’associazione Gutenberg Calabria. L’iniziativa della scuola dell’obbligo cariatese si colloca nell’ambito delle attività di sostegno alla lettura in classe e, nel caso specifico, in quelle di educazione alla cittadinanza, alla legalità contro tutte le mafie. Dopo l’introduzione dei lavori, da parte del vicepreside Filippo Critelli, i saluti della dirigente scolastica Maria Brunetti e la relazione della docente Elena Salvati, coordinatrice del progetto, è seguito l’intervento di Riccardo Guido che, in Salvo e le mafie parla di mafia, di camorra e di ‘ndrangheta. Narra la storia di un ragazzino palermitano, Salvo, cresciuto in una famiglia di mafia, e del suo papà che desidera regalare al figlio un futuro migliore e diventa collaboratore di giustizia. L’autore pugliese, dopo aver illustrato i compiti e le funzioni della Commissione Nazionale Antimafia, ha riaffermato il principio che “il collaboratore di giustizia o pentito, non è una spia o un traditore, come poterebbe sembrare agli occhi dei ragazzi, ma una persona che ha capito i suoi errori e prova a cambiare registro”. Ha concluso, poi, esortando gli alunni a “lavorare insieme, fin dalla tenera età, per riuscire a costruire un muro per opporsi alla illegalità”. Numerosissimi, sono stati i quesiti e i lavori posti all’attenzione dell’ospite, dagli alunni che hanno letto il libro, coordinati dalle docenti Elena Salvati, Antonella Franzè e Filomena Scigliano.
Ignazio Russo.