Cosenza (Calabria) 10 giugno 2014

Cariati: penalizzata la linea ferroviaria ionica

“Politici: i muti della fascia ionica” è l’espressione con la quale ci accoglie, nella sua casa di Cariati, Giuseppe Parise, presidente dell’associazione Cariatesi a Milano, nonché Segretario Regionale della Federazione Autonoma Sindacati Trasporti (Fast Confsal) della Lombardia. I politici locali – afferma Parise – assistono impotenti al continuo depauperamento di questo territorio e non muovono un dito per fermare questo irreversibile condanna a restare isolati dal resto del mondo. Nelle sua parole c’è tanto rammarico, per quello che sta succedendo sulla linea ferroviaria della fascia ionica. Ci conferma che Rete Ferroviaria Italiana ha deciso, autonomamente, di declassare dieci stazioni, a semplice “fermate”, con il rischio di estensione che potrebbe sfiorare venti impianti. La riduzione del numero di stazioni, e relativa trasformazione in fermate, su linee ferroviarie a binario unico, come la ionica cosentina, provoca eccessive ripercussioni sul traffico ferroviario locale, già compromesso dalla soppressione dei treni a lunga percorrenza verso il Nord Italia. Questo continuo ed incessante processo di smantellamento della ferrovia ionica continua a preoccupare e allarmare le popolazioni dell’hinterland di Cariati, come: Terravecchia, Scala Coeli, San Morello, Mandatoriccio, Campana e Bocchigliero, che si vedono costretti a muoversi, con i propri mezzi, sulla statale 106 ionica, con tutti i rischi derivanti da questa arteria della morte. Invece di dare attuazione allo studio di fattibilità di elettrificazione, paradossalmente, declassificano le stazioni ferroviarie. Forse è l’inizio di un processo irreversibile di smantellamento di tutta la rete ferroviaria ionica.