Reportage di Ignazio Russo
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Il Giro di Mezzanotte nasce a Calopezzati da una idea di Mariarosaria Alessandra Bianco, per far rivivere i centri storici. In oltre 10 anni è cresciuto molto e ha solcato tra gli altri, i borghi di Cerzeto, Corigliano, Villapiana e Diamante. Lo scopo era, altresì, quello di far visitare, attraendo i turisti con le performance di spettacolo di artisti di notevole talento, proprio quelle piazzette e quei vicoli decisamente caratteristici e suggestivi, spesso sconosciuti o comunque dove difficilmente si passa. L’idea ha funzionato. Da li in poi Mariarosaria Alessandra Bianco ha pensato di costruire l’intero giro legando le performance artistiche alla storia e alla cultura dei centri storici: protagonisti, legende, aneddoti e circostanze particolari. Gli artisti che negli anni hanno partecipato al “Giro di Mezzanotte” sono tanti: Rosa Martirano, il chitarrista italo svedese Lutterbeg e l’africano Jali. Contaminazioni musicali diverse, provenienti da più parti del mondo, artisti indiani, senegalesi, balcani di notevole talento. Il cuore del “Giro di Mezzanotte” è composto, poi, da un gruppo di artisti che vi partecipano dalla prima edizione e che assorbono, nel loro stile musicale decisamente mediterraneo, tutte le altre contaminazioni. Prevalentemente le performance sono musicali, lo dimostra il fatto stesso che il percorso artistico è guidato da una Marching Band o Street Band. Negli anni, poi, sono sempre stati più corposi i momenti di teatro, di danza e di arte di strada. Mariarosaria Alessandra Bianco, la vive un poco come una sua creatura e per tutti gli artisti è diventata anche una filosofia artistica: creare una forma d’arte partecipata, dove l’attore o il musicista dialoga con il pubblico e a seconda della risposta del pubblico la performance cresce e si modifica improvvisando si nutre delle sensazioni, suggestioni ed emozioni del pubblico stesso. A Cariati questo racconto musicale guidato (nessuna performance si sovrappone all’altra per tutta la durata del Giro) è stato molto stimolante, per cui sono stati coinvolti gli artisti che potevano ricostruire quello che era stato pensato, ideato e progettato. Il percorso è iniziato con il mimo delle sirene che si affacciavano sul mare di Cariati con le attrici di Gioco di dame Marisa Casciaro e Giada Claudia Grandinetti (performance appositamente create per l’occasione). A seguire la musica etnica con uno strumento aborigeno il Didgeridù di Lorenzo Aristodemo con il flauto traverso di Ilaria Montenegro e le percussioni di Alessandra Colucci. In seguito un omaggio della cantante Velia Ricciardi a Cariati, accompagnata dalle Percussioni e dal Sax del jazzista Paolo Innarelli. Il richiamo alle incursioni saracene sulle coste di Cariati con la Danza del Ventre di Barbara Carbone e le sue odalische e chiaramente le performance di Fuoco (quello turco appunto) della compagnia Pagliassi. L’attore Alessandro Castriota Scanderbeg si è esibito in una originalissima quanto divertente versione della Livella in veneziano e calabrese. Ancora musica con i ritmi etnici popolari questa volta eseguiti da Piero Gallina al violino e lira calabrese, Checco Pallone alle percussioni ed Enzo Naccarato alla fisarmonica. Per richiamare la magia e il sogno che Cariati riesce a trasmettere, sono seguite le performance acrobatiche di Erika Salamone alla corda molle e Agostina Recinella al Trapezio. Durante il percorso, sono stati anche gli antichi mestieri, a richiamare cultura e tradizione (come l’arte tessile, di costruzioni di rete da pesca e culinaria) e performance luminose. Questo Giro di mezzanotte è stato impreziosito dalla presenza del maestro Eusebio Martinelli, straordinario a guidare il pubblico travolgendolo con il ritmo gitano e balcanico della sua Gipsy Orkestar. L’evento è stato offerto dalla Maros Manifestazione ARte Organizzazione Spettacolo al Comune di Cariati, con Filomena Greco e Aldo Fortino, che si sono fatti promotori dell’iniziativa affinché si creassero le condizioni per preferire il centro storico di Cariati a tutti gli altri comuni interessati.