L’intervento di Romano Liguori, tenuto nell’Auditorium del Centro Missionario delle Suore di Santa Gemma, in occasione della presentazione di un libro scritto, assieme al fratello Franco, per le manifestazioni celebrative del Centenario della Parrocchia di S. Maria delle Grazie, in Cariati Marina.
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Il mio intervento vuole essere soltanto un saluto e un ringraziamento a quanti hanno lavorato per l’organizzazione di questo incontro culturale e a quanti stasera interverranno nella presentazione del libro: il nostro parroco don Angelo Bennardis, il prof. Francesco Pistola, D. Pino De Simone e, in modo particolare, il Rev.do Mons. Don Antonio De Simone, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati. Io sono, insieme a mio fratello Franco, il curatore del volume sul Centenario della Parrocchia della Madonna delle Grazie, che qui stasera si presenta. Nello specifico, ho delineato le vicende che hanno portato alla nascita, tra il 1913 e il 1914, della Parrocchia di S. Maria delle Grazie, nella Marina di Cariati. Si tratta di una ricerca d’archivio, condotta con la massima diligenza, sulla base di documenti risalenti agli episcopati di Mons. Giuseppe Barillari, vescovo-coadiutore tra il 1895 e il 1903, nonché dei vescovi che si sono succeduti dopo di lui a capo dell’alierà Diocesi di Cariati: Mons. Lorenzo Chieppa, pugliese (di Andria), e Mons. Giovanni Scotti, campano (di Ischia). Si deve a quest’ultimo, a Mons. Scotti, che fu vescovo di Cariati dal 1911 al 1918, l’istituzione della Parrocchia della Madonna delle Grazie, alla Marina di Cariati, che risultava essere agli inizi del nuovo secolo, con i suoi 500 abitanti, una realtà urbana dinamica e con buone prospettive di sviluppo. Delineando le vicende che hanno portato alla nascita della Parrocchia, al servizio della popolazione marinara della popolosa frazione di Cariati, cento anni or sono, ho potuto riscontrare come la nostra comunità sia sempre stata nel cuore dei nostri Pastori, dei nostri Vescovi, che non hanno mai mancato di assisterla nei suoi bisogni spirituali e non solo, come dimostra, ad esempio, la realizzazione, da parte del vescovo Nicola Golia, nell’Ottocento, di alcune modeste ma utili abitazioni, nel borgo marinaro, per le famiglie dei pescatori o, un secolo fa (1914), la nascita della prima cooperativa di pescatori, con la benedizione e l’assunzione della presidenza, da parte del vescovo Giovanni Scotti, lo stesso che istituì la Parrocchia di S. Maria delle Grazie. Ma anche la generosità e la vicinanza ai più poveri del vescovo Eugenio Raffaele Faggiano, che non a caso fu chiamato “il vescovo dalle mani bucate”, un vescovo che ha lasciato un segno profondo nella nostra storia diocesana e che dovremmo riscoprire e valorizzare, facendolo conoscere alle nuove generazioni. Nel 1986 – come è noto – è stato aperto in Cariati il processo per la sua canonizzazione, non ancora
concluso. Io credo – e con questa riflessione concludo il mio intervento – che l’evento di oggi: la presentazione di questo libro sul centenario della più antica parrocchia della Marina, sia da salutare come un traguardo importante, che mi auguro sia foriero di rinnovata vita spirituale, ma anche di progresso civile e sociale per la comunità tutta della nostra cittadina, che in questo periodo vive, come tante altre realtà della Calabria e del Meridione, un momento alquanto difficile sotto ogni profilo. Grazie a tutti per la loro presenza e buona continuazione della serata.