Questa storia (ovviamente vera) è ambientata negli anni ’40. Carl Tanzler era un medico tedesco con problemi psichici. Nonostante fosse sposato e avesse figli, s’innamorò di una sua paziente malata di tubercolosi, definendola come la ragazza che, nei suoi sogni, un’antenata gli presentava come l’amore della sua vita. La ragazza, che si chiamava Maria Elena Milagro de Hoyos (Helen), in realtà, lo rifiutava, ma lui, colmo di speranze, non rinunciò a curarla. Con l’approvazione della famiglia di lei, utilizzò metodi non ortodossi e di dubbia utilità per guarire la sua amata, ma Elena, appena 22enne, morì. Carl ne soffrì molto, ma si accollò tutte le spese per il funerale della ragazza. Ogni giorno, poi, andava a trovarla al cimitero e le parlava, parlava con un corpo vuoto. Tutte le notti, però, Carl sognava lei che gli chiedeva di portarla via da quella tomba. Il medico lo fece una sera, portando il corpo di Maria a casa sua senza che nessuno lo sapesse. Da questo episodio iniziò la vera e propria pazzia di Carl. Lui, infatti, tentò in tutti i modi di mantenere “vivo” e intatto il corpo della ragazza. Unì con del filo di ferro le ossa che si staccavano, le mise una parrucca quando perse i capelli, le sostituì gli occhi con altri di vetro quando le caddero, le ricoprì inoltre la pelle con un composto di seta e cera da lui inventato, poiché ormai la pelle originale cadeva a pezzi. La cosa più macabra che fece, però, fu quella di applicare un tubo di cartone alla zona vaginale della donna, allo scopo di avere con lei anche rapporti sessuali. Elena ormai era stata ridotta a una caricatura di se stessa. Carl fu scoperto solo dopo 7 anni, ma fu incarcerato per un breve periodo, poiché molti dei reati da lui commessi erano ormai caduti in prescrizione. Fu sorprendente la reazione dell’opinione pubblica al caso, in quanto quest’ultima trovò un certo “romanticismo” nei gesti del dottore e non lo condannò. Carl, una volta scarcerato ma ovviamente privato del corpo di Elena, costruì una bambola raffigurante il suo amore ormai perduto, con la quale visse fino alla morte. Il dottore fu ritrovato, infatti, senza vita, disteso sul pavimento, fra le braccia del suo manichino.
Carl Tanzler, quando l’amore si fonde con la necrofilia.
Pubblicato in Cronaca |