Napoli (Campania) 27 maggio 2016

Casavatore

Casavatore – Maggioranza senza numeri, si acuisce lo scontro. Orefice sempre più lady di ferro e stratega. Intanto nessun consigliere critico si è ancora dimesso nonostante i gravi fatti emersi, i proclami e le chiacchiere sbandierate ai quattro venti. Pollice raccoglie le firma per il notaio. Tutti si affannano, si industriano per salvare ciò che irreparabilmente è ormai compromesso, la credibilità istituzionale di chi doveva garantire un nuovo modus operandi, di chi doveva amministrare al di fuori delle vecchie logiche del passato. Da un lato il Sindaco Lorenza Orefice, con i suoi “magnifici sette” che continua imperterrita nel suo percorso, asserragliata quasi in una sorta di fortino virtuale, incurante delle cannonate che arrivano da più parti, dall’altro i quattro dissidenti Palmentieri (Orgoglio Campano), Seller, Buono e Violetti che a fase alterne (oppositori e maggioranza ), sperano che qualcuno gli possa risolvere il problema di mandare a casa anticipatamente il primo cittadino. Un altalena di annunci da parte dei quattro, al momento solo “fuffa”. In tutto questo marasma l’opposizione rinuncia al suo ruolo naturale per fare cosa, ancora non si è ancora capito. Sprazzi di dissenso da parte dei consiglieri di opposizione Salvatore Pollice (il più motivato), Mimmo Fiore, Ciro Minichini e Maria Marino che però, alla parole non seguono ancora fatti. Intanto nessuno prende in considerazione, in modo serio e responsabile, l’azione che la magistratura sta portando avanti da mesi. Andiamo per ordine: il 29 febbraio vengono notificati 15 avvisi di conclusione indagini per voto di scambio, con l’aggravante del metodo mafioso, il 18 marzo insediamento della Commissione di accesso, qualche settimana fa 8 avvisi di proroga delle indagini, presumibilmente sulla problematica Piano casa, già sollevata nell’aula del Senato in più occasioni da diversi Senatori. Nel paese alla luce di tutti questi accadimenti, si chiedono cosa spinge gli amministratori a restare indifferenti a tutto ciò. Tranne il consigliere armato di tanto coraggio e coerenza e responsabilità, protocollando le proprie dimissioni, il Vice Sindaco Alfredo Pezzella, e l’Assessore alla polizia locale Leo Caruso, forse unici interpreti di quel reale cambiamento che i cittadini si aspettano in questi territori. Ora tutti restano in attesa di capire cosa si inventeranno pur di mantenere le loro posizioni affinché’ presumibilmente, nulla cambi.

red. cro.