Ancona (Marche) 12 agosto 2017

CASERMA SARACINI per metà settembre l’avvio dei cantieri

La bonifica di parte dell’ex area militare riapre la discussione sul suo futuro.
Il 15 settembre Italferr, il braccio operativo di Ferrovie dello Stato per la costruzione di nuovi tracciati, consegnerà le aree espropriate alla ditta incaricata di costruire il bypass ferroviario che, staccandosi dalla costa a sud dei ruderi dell’ex Montedison, andrà a collegare direttamente la linea Adriatica con la linea Romana. Per quella data, dunque, inizieranno i cantieri.
Chiusa nel 2000, l’ex sede del Car dell’84° Battaglione Venezia è rimasta abbandonata. Depredata degli infissi, utilizzata come rifugio dai predoni del rame, coinvolta in un incendio il sito è passato di proprietà dal Ministero della Difesa all’Agenzia del Demanio. Il Comune, fin dai primi anni dopo la chiusura (giunte Carletti), ha sempre fatto un pensiero su un’eventuale acquisizione. Idem Brandoni che, nel 2011, aveva affidato uno studio di fattibilità all’architetto Giovanni Sergi. Obiettivo? Ipotizzare un futuro dell’area. Risposta: un piccolo polo tecnologico, di terziario avanzato, dedicato a start up e ricerca universitaria. Si era anche arrivati a un passo dal passaggio – a titolo non oneroso – della struttura da Demanio a Comune ma poi quest’ultimo si è tirato indietro.
la scorsa primavera la stessa Italferr ha sondato il terreno della Saracini e formulato un’ipotesi di spesa per la bonifica del tratto dove dovranno passare i binari. Il conto, stando ai ben informati, non supera i 200mila euro. Bonifica adatta per ospitare massicciata più strada ferrata e quindi blanda rispetto a casi di altre destinazioni d’uso. Ma pur sempre effettuata nella porzione che si ritiene la più inquinata di tutto il sito.
C’è il timore che una volta acquisita l’area ci si trovi di fronte a un inquinamento molto più consistente e con elevati costi di bonifica da dover coprire. Un salasso per un Comune che ambisce a tornare con i conti in ordine e un guaio per le amministrazione future, di qualunque colore esse siano, a partire da quella che uscirà dalle urne delle Comunali della primavera 2018.