Napoli (Campania) 07 dicembre 2014

Casoria

Casoria – Pd come un club, interviene il segretario provinciale Venanzio Carpentieri. L’assessore Tommaso Casillo: “ Guardare oltre”. Sembra essersi oramai sanata la frattura tra le varie anime democratiche del partito a Casoria anche se, sotto la cenere, c’è chi ancora coverebbe acredini contro il tridente Casillo-Graziuso-Carfora, colpevole di aver rilanciato il partito in città. Un gruppo che ha portato all’interno dei democratici migliaia di preferenze, rappresentando lo zoccolo duro dell’elettorato casoriano. Il matrimonio, da separati in casa, si è celebrato durante il congresso cittadino tenutosi in piazza Cirillo nel circolo intitolato ad Angelo Vassallo. Congresso che ha decretato tra l’altro l’elezione nel direttivo di Pasquale Faraone, Antonio Verre, Linda Muto, Antonio Chianese e Vincenzo Petrazzuolo. Senza contare la nomina nel coordinamneto provinciale di Tommaso Girasole. Un Pd però ancora accortaccioto su se stesso incapace di aprirsi alla società civile con i consiglieri Pasquale Fuccio, Nicola Laezza, Giuseppe Balsamo e Giovanni Marigliano che, guidati dal segretario Pasquale Amoroso, sarebbero piu’ occupati a precludere il partito a nuovi ingressi che allargare i consensi. Ma, aldilà del dato politico, l’elezione del neo segretario Amoroso di una sezione commissarita, sarebbe stato tinto anche di giallo. Sono in molti a chiedere il registro degli iscritti-tesserati e i votanti. In realtà, le motivazioni di queste azioni sarebbero abbastanza chiare: ci sarebbero giochi di correnti che si posizionano a fini elettorali e che lavorano per garantire rendite di posizione. Dopotutto, non ci vuole un genio a capirlo. Gente che riveste incarichi di responsabilità nel Pd dalla notte dei tempi, che continua a fare confusione, che pretende rendite di posizione a prescindere dalle capacità, accampando ragioni di lunga militanza che non sono assolutamente, garanzia di capacità. “Considerare problema il fatto che vi siano occasioni di confronto e discussione mi pare paradossale: ben vengano tanti diversi luoghi di dibattito”, afferma Tommaso Casillo che ringrazia il segreatrio Carpentieri. “Il progetto di Renzi alla guida del Pd è nato proprio per superare la logica delle correnti e la Leopolda è sempre vissuta nella filosofia di aprire il Pd alla società civile. Dunque in primo luogo il PD deve aprire porte e finestre alla società civile e ritornare in sintonia con i cittadini. Penso che a questo processo di rinnovamento debbano partecipare tutte le componenti del partito. E il primo atto di questo processo non può che essere l’abbandono di preconcetti. Questo è il momento per un grande atto politico di coraggio e di apertura: dobbiamo dimostrare nei fatti che non esiste correnti e che siamo tutti “semplicemente democratici”.
GiuseppeBianco