Napoli (Campania) 18 giugno 2015

Casoria

Casoria – Estorsione, in manette “gli amici di Casoria”. Camorra: racket a imprenditore, arresto bis per Giovanni Capuozzo detto “giuvann o’luong”. In manette anche Mauro Viziola per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagni di Casoria, sono state coordinate dal capitano Pierangelo Iannicca e hanno permesso in tempi brevi di assicurare alla giustizia gli autori di richiesta estorsiva ai danni di un imprenditore della zona. I due soggetti, uno dei quali già agli arresti per reati specifici, forti dell’appartenenza al gruppo egemone che opera nella città di Casoria e vicini alla mala afragolese, a più riperse avevano taglieggiato l’impresa operante in zona presentandosi come “gli amici di Casoria” e pressando i soggetti con continue “viste” e pressanti minacce con il chiaro intendimento di estorcere soldi. Gli investigatori hanno ricostruito tutti gli spostamenti dei due e gli imprenditori, tutelati dall’Arma, non avevano mai ceduto alle richieste estorsive e continuavano a rimandare i pagamenti, nonostante i diversi incontri “ravvicinati” con gli aguzzini e le continue minacce. Ha avuto un lieto fine dunque, l’ennesima storia di racket nel napoletano. Un impresa privata infatti, era stata costretta a versare il “pizzo” ad esponenti della criminalità organizzata di Casoria per poter continuare a lavorare. Ma i carabinieri della locale Compagnia sono intervenuti, contestandogli il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nel corso di attività investigativa rivolta a contrastare il fenomeno estorsivo, i militari dell’arma sono riusciti a circoscrivere un momento in cui il titolare sta per cedere alla richiesta di pagamento imposta dalla malavita in cambio della “tranquillità ” per la prosecuzione del lavoro. Organizzato un servizio ‘ad hoc’ i Carabinieri in dopo aver seguito tutti i movimenti, sono riusciti a contestatore ai due svariati reati. Con gli elementi raccolti e dato il ‘curriculum’ delinquenziale dei malviventi è scattata l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Dopo le formalità di rito, A Capuzzo è stata notificata in carcere l’ordinanza di arresto, mentre per Viziola sono scattati i domiciliari.
Giuseppe Bianco