Napoli (Campania) 31 dicembre 2015

Casoria

Casoria – E alla fine cadde Sansone con tutti i Filistei ! Non c’è pace nel Pd, “salta” il nome di Pasquale Fuccio. Naufraga l’assalto al vice Presidente del consiglio Regionale, Tommaso Casillo. Una doccia fredda caduta tra capo e collo dei quattro ex amministratori democratici Nicola Laezza, Giuseppe Balsamo, Giovanni Marigliano e l’outsider Tommaso Girasole, ammaliato da un eventuale ruolo politico nel partito di Renzi. Ma sono tutti scivolati grossolanamente sulla cosiddetta “buccia di banana” frutto forse dell’inesperienza o dell’approssimazione delle strategie messe a punto per arginare l’armata Casillo. Gli iscritti lo avevano denunciato in tutte le salse: “ Questo tesseramento non s’adda fare”. E così è stato. Il Segretario Regionale Assunta Tartaglione ( che ha seguito passo passo la vicenda), in una nota inviata Al segretario del circolo del PD di Casoria Pasquale Amoroso, alla segreteria nazionale del Pd, alla CNG, al Segretario Metropolitano di Napoli e al Presidente della Commissione metropolitana di garanzia di Napoli ha scritto: “La segreteria regionale, nella riunione del 29 dicembre, rilevato che nel circolo del PD di Casoria è stata effettuata un’assemblea di iscritti in data 11 dicembre, cui è seguita la consultazione di alcuni iscritti in data 12 e 13 dicembre, osserva che detta platea non era legittimata a deliberare per difetto di requisiti, già rilevati da questa segreteria in una richiesta ufficiale di rinvio. In particolare la commissione provinciale di garanzia non aveva convalidato tutti gli iscritti e quindi la platea difettava del potere decisionale. Ciò premesso, si invita il circolo locale a sospendere ogni iniziativa tesa a comunicare presunte decisioni prive di validità e ad attendere le deliberazioni degli organismi competenti”. Insomma, tutto da rifare. Smentite anche le dichiarazioni a giorni alterni dell’ex sindaco Giosuè De Rosa che confermava invece la validità dell’assemblea, del tesseramento e della scelta di Fuccio. Appena pochi giorni fa (poi smentito sonoramente dai fatti), il segretario dei dem Pasquale Amoruso dalla pagine del giornale “La Voce” del 23 dicembre scorso ( della quale si riportano integralmente gli interventi) : ” A Casoria il Pd cambia verso, rompendo uno schema che da oltre 20 anni partoriva solo a poche ore dalla presentazione delle liste un candidato sindaco del centrosinistra scelto all’ ultimo minuto da chi ne avrebbe condizionato successivamente l’ operato”. “La sostanziale unità del partito democratico sul nome del candidato sindaco da un lato conferisce un mandato pieno e solido a chi sarà chiamato a guidare il partito e la coalizione alle imminenti amministrative; dall’ altro, rende non necessario il ricorso alle primarie, che nella nostra città si sono in passato risolte in mero strumento per trasformare in conferma pubblica una decisione già presa in privato”, affermano i democratici”. In definitiva si ritorna all’anno zero. Premesso che anche il consigliere Regionale del Pd Antonella Ciaramella si era dichiarata contraria alle procedure per l’individuazione di Fuccio, rilanciando le primarie di coalizione. Ora tutte le opzioni sono aperte e tutti sono potenzialmente sindaci legittimati a concorrere per lo scranno più alto.