Casoria – Santillo: il Filosofo “rottamatore” della vecchia politica. Professore ed ex assessore della giunta Cacciari nel comune di Venezia, è uno dei sette candidati sindaco che corre per lo scranno più alto della città. Giuseppe Santillo è riuscito a calamitare a se le varie anime del centrosinistra della città avendo per storia personale e trascorsi politici, una lunga militanza nella sinistra storica. Fedelissimo dell’ex sindaco di Venezia, è legato da una solida amicizia anche con il sottosegretario del Governo Renzi, il casoriano Gennaro Migliore. Santillo viene sostenuto da una coalizione composta da: Campania Libera – partito del Presidente della Regione Vincenzo De Luca – Casoria Risvegliati, Riformisti, UdC di Massimiliano Iodice, I Democratici. Secondo Santillo le attività da mettere in campo che servono per fare di Casoria una città capace di essere sostenibile e di mantenere il territorio in sicurezza, passano attraverso un’Amministrazione che deve essere capace di: progettare decidere agire partecipare ricercare risorse e sinergie accogliere aiutare chi lavora e di chi fa impresa essere trasparente, aperta ed efficiente promuovere cultura e innovazione.
Cosa intende professor Santillo per buon governo ?
“Il buon governo della città si coniuga con la definizione di una visione che vada oltre il nostro mandato e questo si verifica se la nostra ambizione diventa l’ambizione dei cittadini e quindi di tutta la comunità casoriana che deve essere da traino e da supporto ai comuni della nostra provincia. Affinché questo si verifichi diventa prioritario definire gli obiettivi strategici capaci di svilupparsi anche oltre la durata del mandato elettorale. Mettere nero su bianco un Piano Strategico che coordini i diversi strumenti di programmazione urbanistica, economica, sociale e culturale. Un Piano condiviso con i cittadini, le associazioni e le categorie economiche e sociali del nostro territorio che – promuovendo la partecipazione – faccia della sostenibilità economica, sociale, ambientale e della valutazione continua i suoi punti nodali”.
Quali progetti e programmi verranno messi in campo per quanto concerne il decoro urbano e l’apparato burocratico comunale ?
“Programmare la manutenzione e la cura del territorio e delle sue infrastrutture definendo i cicli di manutenzione dei beni pubblici (immobili, strade, reti, servizi, aree verdi, ecc.) e le risorse da destinargli (quante e dove reperirle), costruendo un’anagrafe dei beni pubblici e dei beni comuni. Istituendo l’assessorato al Decoro Urbano. Un Programma delle Manutenzioni nel quale saranno individuate le priorità, i tempi (breve e medio periodo) e la giusta distribuzione sul territorio. Fissare chiari obiettivi è importante e qualificante per chi si propone di guidare una città verso i futuri approdi, ma non è sufficiente. Non vogliamo un apparato asservito alla politica e agli interessi, bensì garantiamo un’Amministrazione votata alla soddisfazione dell’unico e solo interesse del cittadino e della nostra comunità. Vogliamo semplificare la struttura Amministrativa, trasformandola in organizzazione per obiettivi e progetti, sulla base della chiara attribuzione degli obiettivi politici e amministrativi. Saranno assicurate forme di controllo interno di legalità, la verifica e la diffusione dei risultati programmati: Lavoriamo perché sia attribuita al nostro Comune la possibilità di diventare “zona a Burocrazia Zero”.
Professore, visto che Casoria ha un suo PUC (piano urbano comunale), come intende attuarlo ?
Le politiche di pianificazione territoriale devono avere un respiro votato all’ambiente e alla natura. Lo sviluppo edilizio, oggi, va letto nella chiave del riuso del territorio, delle demolizioni e ricostruzioni qualificate nonché di un serio piano di abbattimento delle barriere architettoniche e della riqualificazione e bonifiche delle aree dismesse. Interconnettere la città di Casoria alla città Metropolitana potenziando i trasporti. Bisogna portare in porto un progetto capace di coinvolgere commercio, artigianato, servizi, cooperazione sociale e terziario avanzato, cioè i tradizionali settori dell’economia locale, che vanno salvaguardati e incentivati attraverso forme di collaborazione con le categorie produttive e con interventi mirati (promozione di progetti di marketing urbano e territoriale; tutela del commercio di vicinato; crescita dei mercati di prodotti agricoli locali; riqualificazione degli assi commerciali e delle aree industriali; insediamenti industriali eco-compatibili; riuso del patrimonio industriale dismesso…)”.
Per quanto concerne la crisi occupazionale, qual è la sua ricetta ?
“La questione lavoro è una delle maggiori difficoltà che affronteremo in questo periodo di profonda crisi delle strutture sociali ed economiche. Si tratta di un importante tema sul quale anche l’Amministrazione locale avrà un ruolo nei prossimi anni: sviluppare politiche di lungo periodo, con l’obiettivo di fondo di garantire buon e stabile occupazione per fluidificare il mercato e offrire più opportunità e occasioni per tutti è il nostro immediato obiettivo. L’investimento sul territorio e sulla sua attrattiva verso coloro che sono pronti a creare imprese e ditte è il nostro mezzo fondamentale: un Comune capace di modernizzarsi per dare credibilità a chi vuole fare impresa e cerca credito; un Comune dove ci si adopera perché tutti coloro che vogliono trovare occasioni e opportunità di lavoro nei vari settori del mercato”.
Lei che è un uomo di sinistra, come lo immagina il Welfare Locale ?
“ La qualità dei servizi sociali è segno distintivo dell’ente locale: è, infatti, un parametro per giudicare la capacità di chi governa. Questo vale anche per la nostra città. L’amministrazione di centrosinistra intende pertanto mettere al centro del proprio programma la persona e i suoi bisogni: il lavoro, le famiglie, la casa, l’inclusione sociale e la cittadinanza sono i campi propri dell’azione politica a livello locale. Sappiamo di doverci muovere in un sistema fortemente compromesso dalla costante e pesante riduzione dei trasferimenti statali e regionali, che rischia di compromettere seriamente il sistema di welfare locale che ha finora garantito pari opportunità per l’accesso ai servizi. Inoltre, gli effetti occupazionali della recessione in corso dureranno anni e le amministrazioni locali dovranno organizzarsi per farsene carico, essendo il livello più prossimo al cittadino. Il Comune deve dare risposte ai cittadini che pongono domande di bisogno, e per fare questo è necessario attivare modalità d’intervento innovative, dinamiche e aderenti alle reali aspettative, ricercare ogni forma di reperimento di risorse, supportare sinergie e sussidiarietà locali e territoriali”.
Rispetto alle critiche mosse da qualche suo avversario sulla presenza di esponenti vicini all’ex senatore del centrodestra Nespoli, cosa risponde ?
“Non abbiamo fatto altro che sviluppare l’alleanza di centrosinistra locale che mi sostiene, inglobando alcuni dei partiti che fanno parte della maggioranza già presente in Regione Campania. Penso invece che chi lancia critiche sterili di chi non ha argaomenti, debba interessarsi delle liste quali quella denominata “Liberamente”, alleata del sindaco del Partito Democratico, Fuccio”.
Da candidato sindaco, a quali grandi elettori lei chiederebbe personalmente il voto ?
“Beh, penso che il voto di personalità quali quello di Vincenzo Russo che ha dedicato la vita a difendere gli “ultimi”, quello di Vincenzo Piscopo, segretario del Cardinale Sepe e grande cattolico e del giovane Emanuele Tanzilli, darebbe sicuramente un valore aggiunto alla tornata elettorale”.