Ha avuto un’ottima riuscita l’incontro culturale del 1° aprile 2017, organizzato dalla Sezione Calabria della SIPBC Onlus, con la collaborazione della Direzione del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide e il patrocinio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. La sala-conferenze del Museo era gremita di pubblico come in poche altre occasioni, per lo più persone di cultura, presidenti di associazioni culturali ed anche pubblici amministratori, ed inoltre, un nutrito gruppo di studenti dell’Università della Calabria, che seguono i corsi di Topografia antica e di Archeologia Classica, accompagnati dai loro docenti (Armando Taliano Grasso, Antonio La Marca, Antonio Zumbo). A introdurre e coordinare i lavori del convegno è stato il prof. Franco Liguori, presidente della SIPBC-Calabria ed organizzatore dell’iniziativa. Liguori, nel suo intervento introduttivo, ha detto che “il grande patrimonio di beni culturali di cui dispone la nostra regione rappresenta il fulcro della nostra identità e merita la nostra massima considerazione e il nostro deciso impegno a difenderlo, salvaguardarlo e tutelarlo”. E’ seguito l’intervento della dott.ssa Adele Bonofiglio, direttore del Museo della Sibaritide, che ha salutato i relatori e tutti i convenuti, ringraziando la SIPBC Onlus-Calabria, per aver organizzato l’interessante incontro di studio sull’antico popolo dei Bretti, di cui il museo da lei diretto, conserva una delle più importanti testimonianze archeologiche: il corredo della Tomba brezia di Cariati. Significativo e importante è stato, poi, il breve intervento del capitano Carmine Gesualdo, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, che ha rimarcato la ricchezza dei beni culturali in Calabria e la necessità di difendere e tutelare questo prezioso patrimonio, trasmettendone la conoscenza alle nuove generazioni, che devono percepirlo come una grande eredità da difendere. Sono seguiti gli interventi specialistici dei docenti universitari Gian Piero Givigliano e Armando Taliano Grasso.
Il prof. Gian Piero Givigliano, ordinario di Storia Romana all’Unical, ha tracciato un ampio e lucido profilo dei Brettii, inquadrando l’antico popolo anellenico della Calabria antica, nello scenario storico delle popolazioni osche del Mezzogiorno d’Italia in epoca preromana. Ampio e ricco di informazioni inedite è stato l’intervento dell’archeologo Armando Taliano Grasso che ha relazionato sul tema: “Città fortificate brettie tra Thurii e Kroton”. La dott.ssa Cerzoso, direttore del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, si è occupata, nel suo intervento, di “Cosenza, metropoli dei Brettii”, illustrando con dovizia di particolari e l’ausilio di molte immagini, tutte le aree archeologiche della città bruzia, con particolare riferimento a quelle di età brettio-ellenistica. In ultimo ha ripreso la parola, la dott.ssa Adele Bonofiglio, direttore del Museo della Sibaritide, che ha illustrato l’importanza della struttura museale da lei diretta, che non raccoglie soltanto i reperti riferibili alle tre città sovrapposte che si sono succedute nella Piana del Crati (Sybaris, Thurii e Copia), ma tante altre testimonianze provenienti dal vasto territorio della Sibaritide, di quel territorio che costituì il cosiddetto “impero di Sibari” e che andava dallo Jonio al Tirreno cosentino. Delle testimonianze brettie presenti nel Museo della Sibaritide, con particolare riferimento al corredo della tomba brezia di Cariati, ha parlato il dott. Damiano Pisarra. In conclusione è intervenuto il coordinatore dell’incontro culturale, prof. Franco Liguori, che ha ringraziato i relatori e tutti gli intervenuti per aver onorato, con la loro presenza, l’associazione SIPBC Onlus- Calabria, che con grande impegno e sacrifici si è fatta carico di realizzare l’importante iniziativa.
Cassano allo Ionio: Ottima riuscita del convegno sui Brettii
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